07-09-2015 – Salve a tutti, pausa soleggiata su quasi tutte le regioni italiane, ad eccezione dell’estremo sud, dove c’è stata qualche pioggia sporadica nell’area dello stretto (fig.1).

fig.1

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Le precipitazioni odierne nell’estremo sud sono però ben poca cosa rispetto a ciò che potrebbe arrivare nelle giornate di mercoledì e giovedì su Sicilia, Calabria, Golfo di Taranto e buona parte della Puglia.

Prende sempre più corpo infatti, l’ipotesi della genesi di un violento peggioramento delle condizioni atmosferiche a partire da martedì notte nell’area del canale di Sicilia, in successivo trasferimento nelle regioni ioniche, dove il maltempo raggiungerebbe l’acme, per poi continuare nel basso Adriatico prima di lasciare l’Italia. La causa di tale evoluzione sarebbe da imputare alla nascita di un vortice ciclonico al largo delle coste tunisine, generato dalla interazione della piccola depressione ora sulla Spagna con l’arrivo di aria fredda e instabile dall’Europa nordorientale (fig.2).

fig.2

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La fig.2 evidenzia bene  l’interazione tra masse d’aria a estrazione molto diversa, addirittura Artica  (tratteggiata nera) e subtropicale, con contributi continentali africani (gialla). L’immagine è riferita alla emissione delle ore 00 (mezzanotte) del modello europeo; i modelli di dettaglio implementati con tale dati di base, come il LAMMA, forniscono previsioni a dir poco drammatiche per la notte tra mercoledì e giovedì. Secondo tale modello, è prevedibile la fomrazione di un intenso vortice depressionario, anche a tipologia TLC (Tropical Like Ciclones), ovvero un piccolo ciclone mediterraneo, capace di apportare piogge violente e abbondanti nelle aree continentali incontrate durante il cammino, nel caso specifico Sicilia, Calabria e Puglia. Ecco l’elaborazione della pressione a suolo prevista prevista per la notte tra mercoledì e giovedì, con un minimo di 994 hPa in ulteriore approfondimento in transito nell’area dello stretto (fig.3).

fig.3

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Ed ecco il vortice 18 h ore dopo, la sera di giovedì, con il minimo addirittura giunto al valore di 990 hPa (bassissimo per il periodo considerato) al largo della Puglia, con il tragitto e i valori in approfondimento previsti durante il percorso (fig.4).

fig.4

 

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Ed ecco gli accumuli pazzeschi correlati a tale previsione, oltre 300 mm/24 h per le regioni ioniche della Sicilia e per alcuni settori della Puglia (fig.5,6)

 

Occorre adesso però portare avanti un tentativo di analisi critica della previsione mostrata. L’emissione del modello europeo è assolutamente in linea con le potenzialità del peggioramento, in passato tali accumuli sono stati superati in più occasioni nelle aree menzionate. In fig.1 però, sono state evidenziate due possibili soluzioni per la traiettoria prevista per il minimo pressorio al suolo, di futura formazione. La traiettoria gialla è quella prevista dal run 00 del modello europeo e da quello 06 (ora di emissione) del modello americano. La traiettoria rossa è quella prevista dal run (corsa) 00, 12 del modello americano e, in parte dal run 12 del modello europeo, appena uscito.

Se si verificasse la seconda ipotesi, linea rossa, il minimo traslerebbe più a sud, interessando con più marginalità le regioni meridionali, che comunque verrebbero colpite da piogge intense, ma senza la virulenza mostrata nelle precedenti immagini

Viene riportata come esempio l’implementazione dell’ultima emissione del modello americano, con piogge molto intense, ma senza la diffusione degli accumuli visti in precedenza.

 

 

In ogni caso, comunque le analizzi, le fenomenologie previste risultano intense, ma potrebbero diventare alluvionali, con il rischio del verificarsi di un evento con periodo di ritorno decennale qualora una serie di fattori, rappresentati principalmente dalla corretta interazione e amplificazione della potenza del vortice ciclonico da parte della massa d’aria fredda europea, si verificassero. Da seguire davvero con attenzione i singoli aggiornamenti nelle prossime 24-36 h.

 

Ciao ciao

 

Ilario Larosa (meteogeo)

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