Lunedì 19 novembre 2016 ore 19.00 – Tra il 1960 e il 1970 la terra subì un inaspettato raffreddamento, mentre tutto lasciava pensare che fosse proseguito il forte riscaldamento subito tra il 1920 e il 1955.
Ma cosa aveva spinto il clima ad invertire così bruscamente la rotta?
La causa scatenante è stata dai più addebitata ad una enorme pozza di acqua meno salata del normale e che per anni vagò nel Nord Atlantico, rallentando la calda Corrente del Golfo.
In condizioni normali difatti l’acqua calda e molto salata della Corrente del Golfo, quando attraversa in direzione nordest il Nord Atlantico, trasferisce il suo calore e il suo vapore all’atmosfera divenendo più salata che mai. Le acque a giunte alle alte latitudini diventano così pesanti da sprofondare fino a 2-3 km per poi ritornare verso Sud e risalire di nuovo in superficie all’equatore.
Ma, a parte questo, è lecito chiedersi se è possibile che nei prossimi 50-100 anni si possa ripetere un evento simile a quello avvenuto 60-70 anni fa o addirittura con effetti catastrofici sul clima come descritto nel famoso film “The day after tomorrow”..
Ebbene a parte alcune forzature scenografiche, il film descrive un evento abbastanza credibile, senza però gli eccessi catastrofici lì descritti. In effetti se il global warming del pianeta non si arresterà, le acque dolci di fusione dei ghiacci polari renderanno meno salate e quindi più leggere delle acque portate dalla corrente del Golfo fino ad alte latitudini. Il mancato inabissamento delle acque della Gulf Stream sul Nord Atlantico creerebbe un specie di muro che bloccherebbe la corrente del golfo.
Fonte: www.meteogiuliacci.it