Allo stato attuale, si nota uno sdoppiamento del flusso portante che si sviluppa alla scala sinottica lungo lo scacchiere euro-atlantico. In pratica, la corrente principale, in uscita dal Labrador (Canada) si biforca a sud della Groenlandia dividendosi in due rami distinti: una parte procederà verso sud confluendo entro il vortice che da giorni staziona al largo del Portogallo, mentre l’altra parte, più veloce, ondulerà a latitudini più settentrionali, staccando una goccia di aria fredda in quota, la quale transiterà sulle nostre regioni settentrionali tra lunedì sera e la mattina di martedì 19 aprile.
Per questi motivi, già nel corso di lunedì pomeriggio, si potrà assistere ad una progressiva instabilizzazione atmosferica a partire dalle Alpi, dove potranno aversi rovesci sparsi e qualche spunto temporalesco. L’aria fresca scaricata da questi fenomeni, scendendo attraverso le vallate alpine, potrà innescare qualche rovescio o temporale anche in val Padana, soprattutto verso sera, quando rimarranno a tiro soprattutto i settori posti a nord del fiume Po.
Frattanto la pressione esercitata dall’anticiclone nord-africano, che come abbiamo visto è atteso sull’Italia a breve giro di posta, indebolirà gradualmente il nostro cut-off, mentre le correnti atlantiche lo spingeranno nella notte su martedì 19 sull’Emilia Romagna per poi invitarlo ad imboccare il canale adriatico, sino a perdersi sulla Croazia.
Tra questa notte dunque e la mattina di martedì, l’area instabile si trasferirà verso sud-est, andando ad innescare qualche episodio temporalesco tra le Venezie e l’Emilia Romagna, prima di lasciare definitivamente il nostro Paese all’altezza della riviera romagnola, seguito da aria un po’ più fresca e asciutta.
Luca Angelini per Meteoservice.net