Aria molto fredda di origine continentale nuovamente sull’Europa; ecco QUALI potrebbero essere le zone interessate.
cquista sempre più importanza un vero e proprio colpo di coda della stagione invernale sull’Europa, laddove la circolazione atmosferica messa in luce dai modelli nella seconda decade di marzo, rimane molto simile agli standard caratteristici della stagione invernale. Quindi una forte attività delle depressioni extratropicali oceaniche, le quali avranno accesso facilitato sul Mediterraneo grazie ad un fronte polare posto ad una latitudine assai bassa. Volgendo lo sguardo sul nord Europa e la Penisola Scandinava, rimane ben saldo un blocco d’aria gelida che, con tutta probabilità, avrà ancora un peso considerevole nel plasmare la circolazione atmosferica relativa a questo mese di marzo.
Nel frattempo viene confermata anche quest’oggi la nuova perturbazione attesa giovedì 15 e venerdì 16 marzo, la quale anticiperà l’importante raffreddamento delle temperature in previsione sulla Mitteleurope entro il prossimo weekend (sabato 17, domenica 18).
A livello sinottico, l’evoluzione messa in luce dai modelli nel medio e lungo periodo, sarà squisitamente invernale: una figura anticiclonica in sede scandinava, trascinerà l’aria gelida continentale verso la fascia delle medie latitudini europee. Nella terza ed ultima decade di marzo alcuni modelli ipotizzano un vero e proprio blocking d’alta pressione in oceano Atlantico. A quel punto potremo aspettarci un prolungamento della fase fredda ed instabile sino verso il termine di marzo, con una azione di tipo artico.
Focalizzando la nostra attenzione sulla potente dinamica retroattiva attesa il prossimo fine settimana, al momento i modelli evidenziano due possibili percorsi dell’aria fredda:
Il primo, più probabile deriverebbe da un blocking piuttosto alto. L’aria fredda con moto antizonale (da est ad ovest) investirebbe l’Europa centrale, spingendosi sino alla Francia ed al Regno Unito. Sull’Italia vi sarebbero condizioni di tempo molto instabile, stante la presenza di un fronte polare molto, molto basso. L’aria gelida continentale non riuscirebbe tuttavia a penetrare sul Mediterraneo, privilegiando i settori centrali d’Europa. Le temperature risulterebbero generalmente non fredde (valori nella norma).
Il secondo percorso meno probabile, “la via bassa”. Vi sarebbe un coinvolgimento più deciso dei settori europei meridionali, parte del Mediterraneo e forse il nostro Paese, soprattutto i settori settentrionali.
Dato ormai per certo che la retregressione continentale avrà ampie probabilità di realizzarsi, nei prossimi giorni scioglieremo la prognosi su QUALI delle due soluzioni che vi abbiamo proposto, risulterà quella vincente.
meteolive