Temperature sopra la media ovunque, caldo anomalo quindi per la stagione, in modo particolare al centro, al sud e sulle isole Maggiori. Partendo dall’inizio di quella che sembra ormai essere diventata una vera e propria telenovela meteo, i dati riferiti alle temperature rilevate oggi, mercoledì 13 aprile dalle stazioni ufficiali dell’Aeronautica Militare (figura in alto) la dicono lunga. L’apice dell’attuale apporto caldo dal nord Africa è stato ampiamente raggiunto, come era nelle previsioni. 32°C a Catania, 31°C a Bari, 30°C a Palermo e Lamezia Terme, 29°C a Gela, poi via via tutte le altre località.
Il cento-sud e le isole Maggiori risultano chiaramente al di sopra della media del periodo, con scarti medi fino a 6-8°C (Palermo sotto lo Scirocco fino a 12°C sopra la media), il che porta la colonnina di mercurio a raggiungere come vedete senza troppi complimenti il muro dei 30°C. Tutto come previsto quindi, ma ora facciamo un passo avanti: quando finirà tutto questo quando torneranno temperature più consone al periodo?
Prima di rispondere mi permetto di fare una semplicissima osservazione: se, anzichè in primavera (marzo e aprile), ci fossimo trovati in estate (luglio e agosto), una tale anomalia sarebbe equivalsa ad una ondata di calore peggiore di quella del 2003 o di altre estati particolarmente calienti. Fortunatamente non è così, fortunatamente la primavera ci sta risparmiando le sofferenze della canicola e dell’afa, tuttavia tali anomalie, se protratte nel tempo come in questo caso, possono comunque causare danni all’ambiente, al territorio, alla vegetazione, soprattutto per via dell a cronica asincronia di clima e stagioni.
E ora la dovuta risposta alla domanda di prima: le analisi probabilistiche a media e lunga scadenza sono impietose; non ne usciremo a breve infatti, tra il weekend e il 20 aprile una nuova pulsazione calda si eleverà del nord Africa, confermando gli scenari anomali già visti. Ancora quasi estate su tre quarti dell’Italia con temperature ancora a fare il filo ai 30 gradi e con i nostri mari che iniziano ad immagazzinare rapidamente calore (in eccesso).
Solo nella terza decade qualcosa potrebbe cambiare, anche se occorrerà certamente ancora qualche giorno prima di approfondire adeguatamente l’argomento.
Luca Angelini per Meteoservice.net