24-05-2016 – Salve ragazzi, eccoci finalmente insieme per un approfondimento legato alla possibile evoluzione meteorologica del comparto europeo per la fine del mese e per l’inizio del mese di Giugno, in cui compaiono aspetti sempre più interessanti per gli amanti della dinamicità atmosferica.
Iniziamo dal presente, con le temperature che sono scese di molto in tutta la penisola, ma soprattutto al centronord, soggetto a costante afflusso fresco dalla Francia (fig.1).
fig.1
Ma la configurazione barica generale nel Mediterraneo sta cambiando; in sinistra in fig.1 è già visibile la depressione, in isolamento al largo delle coste portoghesi, che fornirà la spinta all’anticiclone africano per portare un cospicuo afflusso caldo nelle nostre regioni da Mercoledì fino a Sabato, acme della prima era ondata di caldo della stagione (fig.2).
fig.2
Secondo gli ultimi aggiornamenti comunque, le temperature non dovrebbero raggiungere valori eccezionali, soprattutto al centronord. In ogni caso, verranno facilmente superati i 30° C in molte località, con punte che nelle pianure interne delle isole maggiori e di alcuni settori del centrosud (foggiano, cosentino, fossa bradanica) potranno raggiungere i 35° C.
Inizio del caldo quindi?? Trend ormai acclarato??
Proprio NO, come già affermato nei giorni scorsi. Giungono conferme infatti, sempre più marcate, in merito all’arrivo di una nuova fase perturbata e fresca nelle regioni italiane a partire dal Domenica prossima, che potrebbe rivelarsi anche piuttosto duratura. Il modello europeo pone l’inizio di tale fase, piuttosto brusco, proprio nella notte tra Sabato e Domenica, con l’arrivo di una nuova perturbazione Atlantica e nuovo rischio nubifragi, soprattutto al centronord, con temporali anche grandinigeni, in virtù degli accesi contrasti termici innescati dall’irruzione fresca Atlantica sul preesistente afflusso caldo giunto nelle nostre regioni (fig.3).
fig.3
Davvero singolare quanto previsto dai due principali modelli di previsione, americano ed europeo per il medio e lungo termine. Il getto polare, come sempre delimitazione delle masse d’aria fredda alle medie latitudini, sembra riuscire a entrare con facilità nel Mediterraneo anche per la prima settimana di Giugno, come già successo in Maggio, e le ondate di caldo, per quanto possibili, non sembrano possedere caratteri di persistenza e di particolare intensità, perlomeno in questa fase di inizio estate (meteorologica), fig.4.
fig.4
Davvero da molto tempo non si vedeva nel Mediterraneo una fase instabile (in prevalenza) così prolungata e reiterata (dalla seconda metà di Aprile). Attenzione poi alla disposizione del VP in fig.4. Il lobo residuo si va a collocare nella Siberia e da quella posizione, complice una sempre più probabile affermazione di un blocco azzorriano in Atlantico, sembra sia in grado di generare un afflusso freddo che dall’Artico siberiano possa andare a instabilizzare il tempo nel Mediterraneo per tutta la prima decade di Giugno (fig.5).
fig.5
Per capire meglio la fig.5, analizziamola in termini di anomalie di pressione previste nella media troposfera (5500 m). In parole più semplici, verifichiamo come quanto previsto dia modelli si inquadri rispetto al quella che dovrebbe essere la normalità per i primi giorni di Giugno (fig.6)
fig.6
La fig.6 ci dice, in sostanza, che per la fine della prima decade di Giugno, la pressione atmosferica è prevista essere più alta del normale (sinonimo, specialmente in questa stagione, di bel tempo e caldo), su buona parte dell’Artico e dell’Atlantico settentrionale (blocco azzorriano), mentre su buona parte dell’Europa e del Mediterraneo occidentale dovrebbe risultare più bassa del normale con genesi di un afflusso freddo nelle nostre regioni (soprattutto centronord) dalle regioni scandinave.
Insomma, riassumendo, viene confermata la sostanziale suddivisione delle fasi climatiche ipotizzata nei precedenti editoriali, ad oggi così riassumibile:
25-28 Maggio – Temperature in aumento ovunque, soprattutto la sud, fase calda africana con punte locali di 35° C al centrosud.
29 Maggio – tutta prima decade di Giugno – Nuova fase instabile, con peggioramenti intermittenti e temporali anche di forte intensità alternati a pause soleggiate, in un contesto di variabilità perturbata con temperature gradevoli, localmente sottomedia, soprattutto al centronord.
Questo è il responso attuale dei modelli, la stagione in corso si conferma ricca di contrasti termobarici, con configurazioni che cambiano anche in maniera repentina nella penisola. La circolazione atmosferica sembra voler restare impostata sui meridiani, con ondulazioni di grande ampiezza, senza zonalità e senza, quindi, l’azione stabilizzatrice dell’anticiclone delle Azzorre nel Mediterraneo, vedremo come andrà in seguito.
Ciao ciao……..
Ilario Larosa (meteogeo)