Le megalopoli dei Paesi poveri non hanno i soldi per adattarsi ai cambiamenti climatici, mentre le più ricche arrivano a impiegare quasi lo 0,25% del PIL.
(Rinnovabili.it) – Le città più ricche del mondo hanno ricevuto una gran parte dei 323 miliardi di dollari spesi dai governi per misure di adattamento ai cambiamenti climatici varate l’anno scorso. Quelle più vulnerabili, invece, situate nei Paesi in via di sviluppo, sono in ritardo.
Secondo una ricerca dell’University College di Londra, pubblicata su Nature Climate Change, i centri urbani con più di 3 milioni di abitanti nelle aree del mondo in via di sviluppo come Addis Abeba, Lagos e Jakarta, hanno speso una percentuale minore del PIL per proteggere i loro abitanti da un peggioramento delle condizioni meteorologiche estreme, e dall’aumento del livello dei mari, rispetto ai loro omologhi ricchi come New York o Parigi.
I ricercatori deducono da questa forbice che la spesa per l’adattamento climatico è più legata alla protezione dei capitali che al sostegno ai poveri.
New York, ad esempio, spende circa 269 dollari pro capite per misure adattive, mentre Lagos, la più grande città della Nigeria (e particolarmente vulnerabile all’innalzamento del livello del mare), spende solo 8 dollari a persona l’anno.
Le città sviluppate in tutto il mondo, mediamente, impiegano cifre pari a circa lo 0,22% del loro PIL per misure di adattamento, mentre le città dei Paesi in via di sviluppo si attestano sullo 0,15%.
Solo Pechino, tra le capitali dei Paesi emergenti, fa eccezione. Infatti, destina lo 0,33% della sua ricchezza totale a misure contro i cambiamenti climatici.
Ma a cosa servono nel pratico questi stanziamenti? Molto spesso ad interventi di ingegneria, come barriere protettive per le inondazioni, infrastrutture più resistenti alle intemperie e migliori sistemi di drenaggio.
La lista delle 10 megalopoli del mondo sulle quali si è concentrata la ricerca è:
- New York: con un Pil di 2,26 miliardi, ha speso 269 dollari pro capite in adattamento nel 2015
- Londra: con un Pil di 1,38 miliardi, ha speso 164 dollari pro capite in adattamento nel 2015
- Parigi: con un Pil di 1,26 miliardi, ha speso 553 dollari pro capite in adattamento nel 2015
- Pechino: con un Pil di 1,19 miliardi, ha speso 56 dollari pro capite in adattamento nel 2015
- Città del Messico: con un Pil di 858,9 milioni, ha speso 97 dollari pro capite in adattamento nel 2015
- San Paolo: con un Pil di 854,7 milioni, ha speso 72 dollari pro capite in adattamento nel 2015
- Mumbai: con un Pil di 457, 5 milioni, ha speso 36 dollari pro capite in adattamento nel 2015
- Jakarta: con un Pil di 204,6 milioni, ha speso 21 dollari pro capite in adattamento nel 2015
- Lagos: con un Pil di 72,3 milioni, ha speso 8 dollari pro capite in adattamento nel 2015
- Addis Abeba: con un Pil di 21,8 milioni, ha speso 7 dollari pro capite in adattamento nel 2015