Climatologia — 17 Maggio 2015

Abbiamo deciso di conoscere la vostra opinione sul clima dei prossimi 30 anni.
Cosa accadrà?
Lo abbiamo riassunto in alcuni punti chiave.
Fateci sapere cosa ne pensate.
Le valutazioni più interessanti verranno pubblicate su MeteoLive.

A la temperatura globale fino al 2045, tenendo presente sia gli effetti mitigatori che quelli riscaldanti, continuerà ad aumentare sino ad oltre mezzo grado rispetto ai valori attuali globali. Gli inverni in Italia seguiteranno a latitare, anche se non mancherà qualche episodio di freddo di notevole portata ed episodiche stagioni più nevose di altre. In inverno si alterneranno stagioni più piovose ad altre decisamente più secche ma sempre sotto il segno della mitezza. In autunno pioverà complessivamente in modo abbondante, mentre in primavera pioverà poco e le estati risulteranno in gran parte molto calde e con poche precipitazioni. I fenomeni estremi non mancheranno nei brevi momenti in cui gli anticicloni molleranno la presa sulla Penisola. Non ci saranno annate che faranno segnare complessivi sotto media; eccezionalmente qualche mese dell’anno potrebbe presentare leggeri sotto media termici.

B la temperatura globale, tenendo conto del probabile minimo di attività solare e soprattutto degli effetti mitigatori, non aumenterà in modo importante sino al 2045, al massimo si guadagnerà uno o due decimi di grado. Si alterneranno stagioni invernali più fredde ad altre più miti: la neve visiterà spesso la Penisola, ma alcune annate premieranno le zone alpine ed in genere il nord, altre soprattutto il centro-sud ed in particolare le regioni adriatiche. Difficilmente si vivranno inverni anticiclonici secchi come negli anni 90. Gli autunni e le primavere faranno segnare come sempre annate piovose ed altre meno generose in termini di precipitazioni. Le estati potrebbero risultare calde, eccezionalmente molto calde, ma con qualche stagione fresca e precipitazioni talora superiori alla media. Le annate complessivamente risulteranno piuttosto miti, ma con qualche eccezione in controtendenza.

C la temperatura globale, tenendo conto soprattutto delle attività antropiche e dell’aumento della concentrazione di Co2, potrebbe salire sensibilmente, anche di quasi un grado entro il 2045; gli inverni trascorreranno quasi tutti miti con alternanza di trimestri secchi ed anticiclonici, ad altri molto piovosi e con neve quasi esclusivamente sui monti. Le ondate di freddo intenso diverranno rarissime. In autunno ci saranno molte fasi miti che faranno sembrare quasi di essere in estate, ma durante gli episodi piovosi potranno verificarsi alluvioni. In primavera situazione pressochè analoga a quella autunnale ma con frequenti fasi siccitose e ben poche stagioni con fenomeni abbondanti. Le estati trascorrerebbero spesso molto calde e avare in termini di precipitazioni. I ghiacciai fonderebbero ulteriormente ma al nord potrebbero comunque verificarsi fenomeni estremi, come trombe d’aria e grandinate storiche. Non si conterebbero i record di caldo battuti in ogni stagione.

Fonte: Meteolive.it__070783___alluvione

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