Editoriali — 25 Settembre 2016

NEW YORK – L’accordo di Parigi sul clima ha superato il requisito delle 55 ratifiche da parte di Stati membri dell’Onu, anche se i Paesi ratificatori non coprono, nel loro insieme, i 55 per cento delle emissioni inquinanti necessario per l’entrata in vigore del trattato.

 

Il Segretario Generale dell’Onu Ban Ki-moon ha annunciato che con i 31 strumenti di ratifica che gli sono stati consegnati, sono saliti a 60 i firmatari dell’intesa, produttori complessivamente del 47,5% delle emissioni di CO2. “Abbiamo superato la prima delle due soglie”, ha detto Ban.

Presente alla cerimonia al Palazzo di Vetro, il segretario di Stato americano John Kerry si è detto fiducioso che il secondo requisito sarà raggiunto prima dell’apertura della Conferenza Cop 22 sul clima il 7 novembre a Marrakesh in Marocco.
Tra i Paesi che hanno depositato la ratifica c’e’ anche il Brasile, con Usa e Cina, che hanno ratificato nelle scorse settimane, uno dei grandi inquinatori. Anche l’Italia si e’ impegnata a ratificare entro l’anno.
Kerry ha invitato i paesi Onu a diventare “guerrieri del clima”. Ban Ki moon ha dato un caloroso benvenuto ai 31 che hanno ratificato. Il capo delle Nazioni Unite sta premendo per una entrata in vigore del trattato entro l’anno temendo una marcia indietro degli Stati Uniti in caso di presidenza Trump.

Fonte: www.ansa.it691e95cb93c8de5fc2d0edd83c2306dc

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