07-12-2015 – Salve a tutti, eccoci nuovamente insieme per l’aggiornamento serale, sempre ricco di spunti di discussione, anche in un contesto meteorologico alquanto piatto nel bacino del Mediterraneo…….
Il Vortice Polare regna incontrastato nell’emisfero boreale con la sua forza ma, anche oggi, le diverse emissioni dei modelli propongono continue alternative fredde e perturbate per il Mediterraneo alla situazione di stallo anticiclonico che, come precisato ieri (ved. editoriale), risultano compatibili con un assetto ultracompatto del VP.
Tale precisazione è sempre d’obbligo in quanto, come descritto ampiamente in un altro editoriale (c’è molta produzione di articoli), il NAM a 10 hPa ha ampiamente superato la soglia di 1,5, con una decisa accelerazione del processo di compattamento quindi e, ormai, sarà difficile sfuggire al forcing imposto dalla stratosfera ai piani inferiori nelle prossime settimane.
Tuttavia, anche oggi vengono proposte alternative valide, anche molto fredde, con nuclei artici che riescono a sfuggire alle “maglie” del VP, più che mai contratto alle alte latitudini, per poi dirigersi verso sud ed essere abbandonate nel processo di formazione di gocce fredde alle medie latitudini.
Ecco un esempio nell’evoluzione presentata dal run mattutino, davvero esaltante; dopo metà mese, aspetto ricorrente, una saccatura si affaccia sul continente europeo dal nord Atlantico, ma questa volta riesce a sfondare completamente nel Mediterraneo, generando un profondo minimo depressionario, con forte maltempo al centrosud e neve a quote basse sia in Adriatico, sia sui versanti tirrenici meridionali (fig.1).
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fig.1
Ma nell’emissione in esame, l’anticiclone delle Azzorre spinge forte (da tenere d’occhio quest’anno) e riesce a direzionare una seconda colata gelida artica sull’Italia, ancora più intensa della precedente (fig.2).
fig,2
Molto interessante quest’ultima carta, davvero intenso il nocciolo freddo in quota e il minimo al suolo che si genera nelle regioni meridionali (fig,3).
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fig,3
La dinamica descritta è alquanto ottimistica, ma i più attenti ricorderanno però che era stata già proposta in questa sede in un editoriale targato 2 Dicembre, come possibile evoluzione caratterizzante le pause perturbate durante il dominio anticiclonico (fig.4).
fig.4
La collocazione dei minimi al suolo è molto simile nelle fig.3,4,5 in effetti.
Per realizzare un previsione simile non si tratta di tirare a indovinare, ma semplicemente l’evoluzione mostrata è sostanzialmente “guidata” dalla potenza del VP, che può veicolare impulsi freddi dal nordatlantico, seguiti necessariamente da una rimonta anticiclonica a ovest, a causa della ripresa del flusso zonale. In parole povere, il VP lascia sfuggire un nucleo freddo dall’Artico, ma poi si richiude, lasciando all’anticiclone delle Azzorre la possibilità di risalire di latitudine in Europa occidentale e abbandonando il nucleo freddo, isolandolo dalla circolazione generale (cut off).
A seconda degli equilibri recirpoci tra le due parti in Europa (Vortice Polare e anticiclone subtropicale delle Azzorre), la colata fredda dall’Artico sarà più o meno incisiva. Un esempio molto calzante è l’emissione successiva del modello americano. In questo caso la saccatura è meno pronunciata e il VP più forte (fig.5).
fig.5
L’esito inevitabile della evoluzione mostrata è, quindi, propecia 4 month shed propecia without prescription la formazione di una goccia fredda nel Mediterraneo e la nuova, poderosa chiusura del VP, sempre più compatto, che taglia l’alimentazione fredda e il peggioramento va lentamente a terminare (fig,6).
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fig.6
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Per concludere, sempre di più viene confermata la tendenza espressa in questa sede per Dicembre: ovvero, possibilità nelle nostre regioni di periodi perturbati a freddi, anche con neve a bassa quota, ma piuttosto brevi, in un contesto generale dominato da prevalenza anticiclonica alle medie latitudini, a causa di Vortice Polare estremamente forte e raccolto. C’è quindi una chiave di lettura nell’apparente coas dei modelli in questi giorni; in questa sede si è tentato di evidenziarne la presenza nel commento quotidiano dei modelli.
Ciao ciao
Ilario Larosa (meteogeo)
Meteoninn Antonino
Mai letto altro che colate artiche da oltre 30/40giorni ovviamente tutte pro futuro nemmeno una delle quali realizzate, ma non sarebbe meglio scrivere tuitoli che parlino della reale evoluzione nel breve e medio temrine, ovvero sottolineare la potenz<a dell'anticiclone e la situazione drammatica sulle alpi anche per i prossimi giorni…? Cosi, tanto per dire 😉