Climatologia — 25 Settembre 2015

Il tempo dei prossimi giorni? E’ una storia avvincente, tutta da raccontare e, come si conviene, anche con un gran finale. E allora partiamo con una analisi di largo respiro, per poi giungere alla prognosi centrata sul tempo di casa nostra.

WEEKEND: la figura principale rimane un sorprendente blocco di alta pressione eretto dal Medio Oriente fin sulla Russia europea, blocco contro il quale vanno ad infrangersi i flussi portanti che dall’Atlantico, si inoltrano sul continente europeo. Tra questi, un campo di relativa bassa pressione occupa la porzione centrale europea e pone il suo bordo meridionale a cavallo del sud Italia e della Sardegna, dove interferisce con un flusso umido nord-africano, attivando condizioni di moderata instabilità. Se guardiamo però dal lato opposto dell’Atlantico, quello nord-americano, notiamo che nel weekend il flusso portante tende a frenare, proponendo un’ampia ondulazione negativa (depressionaria), con radice direttamente ancorata alla Groenlandia.

28-29 SETTEMBRE: l’Atlantico, dal canto suo, risponderà con un’iniezione di energia causata proprio dai flussi in uscita dalla grande depressione groenlandese, che andranno a costruire un lungo asse anticiclonico inclinato al traverso dell’intero comparto oceanico, con radice subtropicale e vertice sul Mare del Nord. Italia in attesa, con l’instabilità residua che si spegne al centro-sud (temperature che rientrano sin media) e il tempo che rimane discreto altrove, fatta eccezione per il nord-ovest, dove ristagneranno aria un po’ più umida e nuvolosità innocua. Attenzione però: a fine scadenza (29 settembre), proprio mentre i giochi sembravano fatti, ecco che il flusso in uscita dal nord America, torna rapidamente ad accelerare, mantenendosi però molto alto di latitudine.

30 SETTEMBRE – 1 OTTOBRE: questo nuovo tentativo alla zonalità (alla distensione delle correnti portanti da ovest verso est) finirà sostanzialmente per “abbattere” l’asse dell’anticiclone atlantico, facendolo coricare lungo i paralleli, tra il Regno Unito e la penisola Scandinava. Da questa posizione anomala, il grande anticiclone inizierà a prelevare aria via via più fredda che dalle zone prossime al Circolo Polare Artico si organizzerà in un nocciolo di bassa pressione, con il minimo principale che dall’Europa centrale si porterà sul nostro settentrione e uno secondario al largo del Portogallo. Da questa posizione l’aria fredda inizierà a interferire con il flusso nord-africano, nuovamente attivo e si organizzerà probabilmente in una intensa perturbazione che tra mercoledì 30 e giovedì 1 ottobre, risalirà quasi tutta l’Italia apportando una significativa ondata di maltempo e un nuovo generale calo delle temperature.

Quest’ultimo passaggio sarà naturalmente oggetto di approfondimento nei prossimi giorni.

 

lun28

mer30

 

 

 

 

 

 

Luca Angelini per Meteoservice.net

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