riportiamo da meteolive
Il modello americano prova a tracciare una linea di tendenza per le feste di Pasqua.
Secondo la media degli scenari del modello americano il tempo del Triduo Pasquale sarebbe caratterizzato spesso dalla pioggia al nord e sulle regioni centrali tirreniche, mente al sud e sul medio Adriatico non si verificherebbero precipitazioni di rilievo e le temperature risulterebbero anche miti grazie alla prevalenza di venti di Libeccio e di Ostro.
Come vedete il condizionale è d’obbligo vista la distanza temporale. In nessun caso viene indicata però una rimonta dell’anticiclone tale da rendere stabile, soleggiato e mite il tempo dalle Alpi alla Sicilia.
Questo tipo di configurazioni porterebbe invece ad un continuo afflusso di aria umida sul settentrione e su Toscana, Umbria e Lazio, foriera di precipitazioni sin dal Venerdì Santo.
A complicare le cose ci sarebbe la formazione di un minimo depressionario al suolo a ridosso del settentrione. Rispetto alle ipotesi proposte dalla corsa ufficiale del modello, nella media degli scenari si riscontra un maggiore allineamento con quanto proposto già in ambito ufficiale dal modello europeo e da quello canadese.
In altre parole l’idea generale è che le feste di Pasqua trascorrano instabili su mezza Italia, più gradevoli ed asciutte sull’altra metà.
Il modello americano però non rinuncia a segnalare scenari decisamente più votati ad altri colpi di coda invernali con maltempo più severo e una prevalenza di correnti fredde su gran parte del Paese. La situazione dunque è ancora lungi dall’essere chiaramente definita.
In SINTESI:
-Le festività pasquali sembrano votate all’instabilità al nord e sulle regioni centrali tirreniche, mentre il tempo risulterebbe più clemente sul resto d’Italia ed anche mite.
-Ci sono però scenari molto più estremi, che prevedono un tempo più perturbato e sostanzialmente freddo per il periodo con neve in montagna.
–Sono ben pochi gli scenari che prevedono una fase stabile.