riportiamo da meteolive
Tempo instabile sino alla metà del mese con sorprese più fredde non escluse?
Il tempo della prima decade di aprile sarà caratterizzato da tempo spiccatamente instabile sulla nostra Penisola a causa del passaggio piuttosto frequente di perturbazioni atlantiche.
A confermare la buona attendibilità di questa previsione c’è la media degli scenari del modello americano che proprio per il fine settimana conferma la curvatura ciclonica delle correnti sul nostro Paese.
Cosa accadrà subito dopo? E’ lecito spingersi almeno sino alla metà del mese. In questo intervallo di tempo la media degli scenari rinnova ancora lo schema barico che sperimenteremo durante la prima decade di aprile, ma la edulcora un po’, come fisiologicamente ci si potrebbe aspettare.
In pratica sull’Italia prevarrebbero ancora condizioni di variabilità, senza che intervenga alcun anticiclone possente e duraturo ad annullare la dinamicità.
Questa variabilità sarebbe caratterizzata spesso da schiarite e temperature miti al centro e al sud, mentre le fasi temporalesche o comunque piovose riguarderebbero maggiormente il nord, dove farebbe anche più fresco, in linea con quanto si attende sul centro del Continente.
Ci sono però cose che le medie non possono vedere, perché frutto di un compromesso di ben 20 scenari, e sono le ipotesi bariche che da oltre 48 ore il team di MeteoLive vi mostra: si tratta di SCAMBI MERIDIANI di calore importanti, che per l’Italia si tradurrebbero in fasi molto più fresche, se non fredde per il periodo, e spesso perturbate.
In pratica gli anticicloni migrerebbero in modo abbastanza spettacolare verso il nord o il centro del Continente, lasciando scoperto e dunque vulnerabile proprio il Mediterraneo, che diverrebbe sede di depressioni.
Quanto è attendibile questa linea di tendenza alternativa? Trattandosi di previsione a lungo termine non possiamo andare oltre il 25%.
IN SINTESI (per il team di MeteoLive)
Sino al 10 aprile il tempo rimarrà spiccatamente variabile, a tratti perturbato, su gran parte del paese.
Tra l’11 ed il 16 aprile persisterà della variabilità in un contesto più mite, con maggiore probabilità di pioggia al nord.
Attenzione però: proprio entro la metà del mese non si esclude un nuovo colpo di coda invernale su diverse zone del Continente e in parte anche sul nostro Paese, anche se le probabilità attuali non superano il 25 per cento.