Il lago è uscito in piazza Cavour e da questa mattina alle 5 il lungoLario è chiuso. Il traffico viene bloccato in piazza Matteotti e deviato in via Manzoni.
Per tamponare l’emergenza è stata aperta in parte la ztl: per superare la zona allagata si può effettuare il percorso alternativo piazza Roma- piazza Cavour interna- via Fontana – via Cairoli per poi immettersi sul lungo lago. L’esondazione è stata prontamente segnalata sui pannelli del Comune di Como ma purtroppo la segnalazione, per le prime ore, non è stata accompagnata da sufficienti informazioni e indicazioni circa i percorsi alternativi: questo ha peggiorato la situazione del traffico già di per sè difficile.
Aperta al traffico normale anche via Nazario Sauro in direzione Sant’Orsola per offrire un ulteriore sfogo.
La chiusura del lungolago ha creato code sulla statale Lariana, bloccata già da Torno. Un lettore ci ha segnalato di avere impiegato 2 ore e 40 questa mattina per percorrere il tratto da Torno a Como. Problema ormai antico che si ripresenta ogni qual volta il lungolago viene chiuso. Dal lago a più riprese era stato chiesto di invertire il senso di via Brambilla per dare uno sfogo in più al traffico proveniente dalla Lariana, ma la richiesta è sempre rimasta lettera morta.
Le piogge di ieri e della notte scorsa hanno innalzato il livello del lago che alle 13 era di 135,2 centimetri sopra lo zero idrometrico. La quota esondazione è formalmente a 120, ma il lago di fatto è uscito prima: è quello accaduto questa mattina.
I dati del Consorzio dell’Adda hanno registrato durante la mattinata di venerdì un incremento di circa un centimetro all’ora e indicano per le prossime ore un’ulteriore crescita: alle 18 a fronte di 1.095 metri cubi d’acqua al secondo che entravano nel lago ne uscivano 541, per cui l’andamento è in salita, anche se è tornato a splendere il sole. In cinque ore, dalle 13 alle 18, il livello è salito di 8 centimetri, arrivando a quota 143. E per domani sono previste violente piogge in Valtellina: la situazione è destinata a peggiorare.
I commercianti della zona denunciano la mancanza di passerelle che non consentono il passaggio dei pedoni. E il fatto che il passaggio dei bus crea delle ondate che peggiorano la situazione.
Fonte: www.laprovinciadicomo.it