Astronomia & scienze dell'Universo — 17 Dicembre 2014

Lo spazio italiano non avrebbe potuto festeggiare meglio i suoi 50 anni: lo fa con la prima donna astronauta, impegnata nella missione Futura dell’Agenzia Spaziale Italiana (Asi), e con il successo senza precedenti della missione europea Rosetta, nella quale la ricerca e la tecnologia italiane giocano un ruolo di primo piano. E poi lo sguardo al futuro con il piccolo lanciatore Vega, frutto di una tecnologia italiana all’avanguardia destinata a diventare la base del futuro lanciatore Ariane 6 dell’Agenzia Spaziale Europea (Esa).
Sette astronauti
Da allora gli astronauti italiani sono diventati sette e, di questi, quattro sono attualmente in servizio nel corpo astronauti dell’Agenzia Spaziale Europea (Esa). Dopo Franco Malerba è stata la volta di Umberto Guidoni, che ha volato nel 1996 sullo Space Shuttle insieme al collega Maurizio Cheli e nel 200 è stato il primo italiano a bordo sulla Stazione Spaziale Internazionale. Nel 2002 è andato nello spazio il quarto italiano, Roberto Vittori, che ha volato anche nel 2005 (primo astronauta non russo ad avere la qualifica di comandante della Soyuz) e nel 2011. Paolo Nespoli ha volato nel 2007 e nel 2011 ha affrontato la prima missione di lunga durata di un italiano sulla Stazione Spaziale. Nel 2013 è stata la volta di Luca Parmitano, primo italiano a compiere una passeggiata spaziale, e nel 2014 è stata la volta della prima donna italiana nello spazio, Samantha Cristoforetti.

Telecomunicazioni e osservazione della Terra
Nel frattempo l’Italia aveva compiuto un nuovo grande passo: accanto alle missioni scientifiche si inauguravano quelle applicative: nella notte fra il 25 e il 26 agosto 1977 venne lanciato da Cape Canaveral il primo satellite nazionale per telecomunicazioni, Sirio, seguito nel 1989 dalla partecipazione al satellite europeo per la televisione diretta Olympus e nel 1991 dal satellite italiano per telecomunicazioni Italsat, il primo dei lanci gestiti dall’Asi. Oggi la nuova sfida in questo campo e’ la partecipazione al sistema europeo di navigazione satellitare Galileo, accanto all’osservazione della Terra, con il programma Cosmo SkyMed.

Oltre cento missioni
Sono piu’ di un centinaio le missioni alle quali l’Italia ha dato il suo contributo scientifico e industriale, dalla partecipazione alla Stazione Spaziale Internazionale a missioni celebri come la Cassini-Huygens che sta esplorando Saturno e le sue lune e nella quale l’Asi e’ partner a fianco di Nasa ed Esa. Parla italiano anche la missione dell’Esa Rosetta, che ha raggiunto la cometa 67/P Churyumov-Gerasimenko rilasciando sulla sua superficie il lander Philae con il suo trapano tutto italiano. C’e’ un po’ di Italia anche nell’orbita marziana, con la missione europea Mars Express, cosi’ come nella missione ExoMars la cui prima fase partira’ nel 2016, seguita da una seconda nel 2018.
Fonte: Ansa.it5e5aa9de96fc169d16e04786601034ff

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