Curiosità dal Mondo & Misteri — 03 Settembre 2013

Analisi paleoclimatiche dimostrano che circa 56 milioni di anni fa il nostro Pianeta visse un brusco e rapido cambiamento climatico, con le temperature medie che nell’arco di poco più di 100 000 di anni salirono di oltre 10 gradi, sconvolgendo gli habitat di gran parte della Terra. Uno sconvolgimento climatico che ebbe grande impatto anche sull’evoluzione di molti mammiferi, come confermato da una ricerca pubblicata a nel febbraio 2012 sulla rivista Science.
Lo studio, condotto da un team di scienziati provenienti da diversi importanti istituti americani, ha infatti analizzato l’evoluzione dei primi antenati dei cavalli e dimostrato così una chiara correlazione tra la taglia degli animali e l’aumento delle temperature: con il brusco surriscaldamento planetario di circa 56 milioni di anni fa infatti gli antenati dei cavalli divennero improvvisamente più piccoli!
In particolare nel presentare i risultati della ricerca Jonathan Bloch, coautore dello studio e professore dell’Università della Florida, ha sottolineato come i cavalli, originariamente animali di taglia limitata, simile a quella di piccoli cani, durante quel periodo di intenso riscaldamento divennero addirittura più piccoli, riducendosi a delle vere e proprie miniature degli eleganti e possenti animali che oggi conosciamo.
Ma come si è arrivati allora alla specie equina attuale? Ebbene, quell’intenso ma relativamente breve periodo molto caldo fu seguito dalla lunga e costante fase di raffreddamento che ha caratterizzato l’Eocene, e in conseguenza di ciò i cavalli divennero via sempre più grandi, fino a diventare circa 100 volte più grandi e raggiungere così dimensioni paragonabili a quelle odierne (nell’immagine il confronto tra il cavallo moderno e il suo lontano antenato). L’aumento delle dimensioni della specie rappresenterebbe insomma nient’altro che la risposta evolutiva alle deteriorate condizioni ambientali. (Immagine: Danielle Byerley, Florida Museum of Natural History)

Fonte Meteogiuliacci

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