08-09-2015 – Salve a tutti, evoluzione meteorologica “bollente” nel bacino occidentale del Mediterraneo. Corpi nuvolosi sempre più intensi si vanno organizzando nell’immediato entroterra africano, pronti a interagire con sempre maggiore intensità con aria più fresca che sta iniziando ad affluire nel Mediterraneo dai quadranti nordorientali europei. L’immagine dal satellite è eloquente, intensi nuclei temporaleschi si stanno formando tra Algeria e Tunisia, mentre i primi temporali sono già in atto in Sicilia, anche piuttosto intensi, avamposto di quelli, ben più estesi, previsti per domani (fig.1).
fig.1
La prognosi inerente l’entità e le modalità con cui dovrebbe realizzarsi il peggioramento previsto nelle regioni meridionali si va sciogliendo; sarà un sistema perturbato molto intenso e ben organizzato quello che colpirà, a partire dalla nottata, in sequenza, la Sicilia, Sardegna meridionale, Calabria, golfo di Taranto e quasi tutta la Puglia. In fig.1, è ben visibile la struttura, abbozzata, del sistema frontale che in nottata si andrà intensificando e invorticando, colpendo in pieno il meridione (fig.2).
fig.2
Sempre in fig.2 viene mostrata la probabile collocazione della perturbazione nelle ore centrali di domani, quando il peggioramento avrà quasi raggiunto l’acme, con la depressione africana agganciata alla saccatura continentale in arrivo nel Mediterraneo.
Per capire bene perchè il peggioramento ci sarà e perchè sarà intenso occorre, come spesso accade in questi editoriali, consultare la cartografia delle correnti a getto, ovvero la topografia di geopotenziale a 300 hPa. La situazione prevista per questa notte vede un’acuta saccatura a ovest dell’Italia, con un blocco ben attivo nel mare del Nord. Lungo il ramo ascendente della saccatura si sta formando la perturbazione africana ben visibile in fig.1 (fig.3).
fig.3
Dopo solo 12 h il cavo d’onda diventa ancora più pronunciato e subisce una vistosa rotazione in senso antiorario, esponendo completamente le regioni meridionali all’impatto con il sistema frontale, perfettamente formato, che tende a risalire quindi lungo il ramo ascendente del getto (fig.4).
fig.4
Per i motivi ora esposti, viene confermata la possibilità, a partire da questa notte nelle regioni menzionate in precedenza, della genesi di fenomeni di forte intensità, anche violenti ed estesi, proprio perchè associati a un sistema frontale organizzato e non ad attività cumuliforme irregolare. Le elaborazioni dei modelli di dettaglio confermano quanto visualizzato dall’analisi della cartografia a grande scala. Ecco la prima emissione del LAMMA a griglia 3 km, implementato sul modello europeo, per le 24 h di mercoledì (fig.5).
fig.5
Quello che colpisce di tale elaborazioni, è l’estensione delle fenomenologie previste. A riguardo, un ampio sistema perturbato, in rotazione attorno al minimo in risalita dalla Tunisia, dovrebbe dispensare diffusi episodi temporaleschi anche di forte intensità e piuttosto prolungati su quasi tutto il meridione. Difficile dire con esattezza dove ci saranno i picchi precipitativi maggiori. Sicuramente, la Sicilia e la Calabria meridionale ioniche sono in pole position come accumuli (addirittura fino a 300 mm/24 h possibili), ma il dettaglio può ancora cambiare nelle prossime emissioni. La sostanza del presente articolo è, comunque, che nelle prossime 36 h sussistono condizioni per il verificarsi di episodi di severo e prolungato maltempo per le seguenti regioni: Sicilia, in particolare ionica; Calabria, soprattutto reggino e catanzarese ionici; Sardegna sudorientale (cagliaritano); coste lucane del golfo di Taranto; Puglia centromeridionale, soprattutto Salento.
Occorrerà restare aggiornati costantemente, ma il peggioramento è già iniziato intanto.
Ciao ciao
Ilario Larosa (meteogeo)