Astronomia & scienze dell'Universo — 11 Novembre 2014

Conto alla rovescia per il primo atterraggio su una cometa. Mercoledì 12 novembre la sonda Rosetta sarà finalmente così vicina alla cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko da rilasciare il piccolo lander Philae. Per dieci anni Rosetta ha portato con se, attraverso il Sistema Solare, questo veicolo che deve il suo nome ad una ragazza italiana.

La fase finale comincerà alle 15,00 del 12 novembre, quando scoccherà l’inizio della lunga fase di discesa verso una delle aree più attive di questo vero e proprio fossile del Sistema Solare. Il sito, indicato con la lettera J, si trova sul lobo più piccolo della cometa, è riscaldato dal Sole ed è una delle aree nelle quali la cometa è più attiva.

La scommessa è rilasciare il lander nel posto giusto al momento giusto. Il via alla manovra scatterà alle 20,30 dell’11 novembre, quando si verificherà che Rosetta si trova nella traiettoria esatta per la manovra di atterraggio. Alle 1,00 del 12 novembre è prevista una seconda verifica e un’ora e mezza più tardi una terza. Alle 7,03 Rosetta si preparerà a rilasciare il lander Philae, alla distanza di 22,5 chilometri dalla cometa. Il ‘go’ per la separazione è atteso fra le 7,35 e le 8,35, ma la conferma della manovra arriverà solo alle 10,03. Dopodichè comincerà un’attesa di quasi sette ore, prima di avere la conferma dell’atterraggio, previsto alle 17,02.
Lanciata dall’Agenzia Spaziale Europea (Esa) il 2 marzo 2004, la sonda Rosetta è una missione unica, nella quale l’Italia gioca un ruolo di primo piano con Agenzia Spaziale Italiana (Asi), centri di ricerca, come l’Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf) e l’industria, con la Thales Alenia Space (Thales-Finmeccanica) e la Finmeccanica Selex ES.

”E’ un momento atteso da più di 20 anni”, ha detto il presidente dell’Asi, Roberto Battiston. ”E’ una prima assoluta in Europa, con l’Italia che fa da capofila”. L’Italia, ha aggiunto, ha infatti a bordo della sonda Rosetta e del lander Philae ”strumenti tecnologicamente molto avanzati per analizzare le polveri della cometa e per poter penetrare, per la prima volta, al di sotto dello strato del suolo battuto dal vento solare”. Per Battiston ”potrebbero esserci interessanti sorprese: si potrebbero scoprire tracce utili a ricostruire la formazione del Sistema Solare, e forse anche per capire come è arrivata la vita sulla Terra”.
Ansa.it
Scritto da: Di Enrica BattifogliaAstronomia: conto rovescia per sbarco Philae, sonda Rosetta

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