Curiosità dal Mondo & Misteri — 01 Luglio 2015

Il fisico Giovanni Aldini (1762- 1834), nipote di Luigi Galvani, si dilettava nello studio degli effetti dell’elettricità sui cadaveri tentando di riportarli in vita, proprio come faceva il dottor Frankenstein nel romanzo di Mary Shelley, assemblando parti diverse di corpi.

 

Alla luce del sole. Aldini però non compiva i suoi esperimenti in segreto, come il protagonista del ro

 

manzo, anzi: organizzava rappresentazioni pubbliche, durante le quali, applicando corrente elettrica a corpi umani e animali, faceva loro aprire occhi e bocca e contrarre gli arti.

 

Così accadde che, durante un esperimento, il petto di un cadavere parve sollevarsi per effetto di una contrazione… e l’assistente di Aldini morì d’infarto.

 

Meglio impiccati. Per i suoi “spettacoli” il fisico si serviva dei cadaveri di condannati a morte. Dal momento però che in quasi tutti i Paesi le esecuzioni avvenivano per decapitazione (e lui preferiva i corpi interi), nel 1803 si trasferì a Londra, dove si giustiziava per impiccagione.

focus.it

 

Share

About Author

Meteo Sincero

(0) Readers Comments

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Informativa sui cookie. Continuando la navigazione ne accetti l'utilizzo maggiori informazioni

Non utilizziamo alcun cookie di profilazione. Sono utilizzati cookie legati alla presenza di plugin di terze parti. Se vuoi saperne di più sul loro utilizzo e leggere come disabilitarne l’uso, leggi la nostraINFORMATIVA

Chiudi