Climatologia — 26 Aprile 2016

Quando l’anticiclone non c’è anche il Mediterraneo diventa “terra di nessuno” e quindi preda di correnti talvolta anche umide e piovose. In realtà il mese di aprile che stiamo trascorrendo, nonostante l’evidente cambio di rotta manifestatosi a partire dallo scorso fine settimana, rimane complessivamente poco piovoso rispetto alla media climatologica del nostro Paese. Andiamo quindi a capire cosa ci aspetta nei prossimi giorni, partendo da un aggiornamento a scala generale, per poi entrare proprio nel dettagli di eventuali precipitazioni.

La carta mostrata in alto mette in evidenza il canale depressionario ben disteso lungo i meridiani occidentali europei, una struttura colma di aria fredda che seguita a fuoriuscire dalla feritoia polare. Ora però questa aria fredda non ha più accesso al Mediterraneo perchè intercettata a monte da un flusso secondario atlantico più temperato che la precede da ovest. Il punto di scontro tra questi due flussi e il limite di massa delle rispettive masse d’aria, si colloca così a cavallo dell’arco alpino, il quale pertanto funge anche da “contenimento” per quella fredda, che rimarrà oltralpe. La spettacolare immagine satellitare a corredo del video qui sotto (che approfondiremo in un articolo dedicato), spiega meglio di qualsiasi trattazione.

La coda di una perturbazione transiterà in particolare mercoledì 27 sui settori centro-orientali della catena montuosa determinando però fenomeni di un certo rilievo (qualche rovescio o temporale) probabilmente solo sul Friuli Venezia Giulia. In tale contesto non si esclude la possibilità di qualche nevicata sui rispettivi rilievi fin verso gli 800-1.000 metri.

Frattanto però la saccatura, puntata a compasso sul Mare del Nord, darà alla luce un nuovo minimo, che dal mar di Norvegia si porterà sulle Isole Britanniche, causando una generale rotazione per perno depressionario, con sviluppo di un asse secondario proiettato verso la penisola Iberica. In questo modo un pacchetto di aria umida di origine mediterranea, pilotato da correnti sud-occidentali, si porterà giovedì 28 sulle nostre regioni centro-meridionali, dove potrà dar luogo nel corso della giornata ad un certo peggioramento, con tendenza ad annuvolamenti anche accompagnati da acquazzoni e locali temporali.

piogge probabiliNel corso del fine settimana poi, secondo le elaborazioni numeriche più accreditate interpretate con metodi probabilistici, l’asse della saccatura iberico, e quindi la perturbazione che nel frattempo si sarà formata, si porterà dalla Spagna verso l’Italia determinando una nuova ricaduta delle condizioni atmosferiche con possibile passaggio di precipitazioni, che al momento sembra più probabile nella giornata di sabato 30.

Tratterò comunque quest’ultimo argomento nel corso dei prossimi approfondimenti. Intanto vi propongo un video riassuntivo utile per comprendere appieno l’evoluzione meteo descritta e il relativo campo previsionale.

 

 

 

 

 

 

 

 

Luca Angelini per Meteoservice.net

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