Per la rubrica… E’ tempo di… Musica!! Oggi rileggo le date di pubblicazione di alcuni dischi e mi accorgo che nel luglio 1969 usciva Unhalfbricking dei Fairport Convention. Uno dei miei pochi neuroni smette di poltrire e mi con odiosa sicumèra mi suggerisce ” Lo stesso anno di Liege& Lief”? Urge controllo. Ops non solo la boriosa cellula nervosa aveva ragione ma mi accorgo che pure “What We Did on Our Holidays” è uscito nello stesso anno!!! Cioè, questi hanno realizzato tre dischi, pardòn, tre capolavori assoluti nel giro di un anno??
I Fairport Convention, carriera ultra quarantennale, una trentina di dischi in studio, esordiscono nel 1968 con l’ album eponimo vicino al rock della West Coast americana e Judy Dyble come front woman ma la svolta arriva con l’ingresso in formazione di Sandy Denny, cantante autrice dalla voce pazzesca che in perfetta simbiosi artistica con il leggendario chitarrista compositore Richard Thompson (la più importante figura del Folk britannico) sforna le tre gemme alle quali accennavo sopra.
Il suono del combo diviene più ricco, nuovi strumenti come l’arpa, il dulcimer e il pianoforte portano in territori più vicini alla tradizione britannica e proprio in questo terzo album( secondo con Sandy) esordisce il violino di Dave Swarbrick Foto dei genitori della Denny in copertina la Tracklist del disco è classe pura in cui il flower power prende passaporto inglese: apre un brano di Thompson, “Genesis Hall” (Thompson) lisergico e cullante seguito dal loro unico successo da classifica “Si Tu Dois Partir” riproposizione in francese di un brano di Bob Dylan,quindi la malinconica bellezza di “Autopsy”, la rilettura in chiave elettrica del classico “A Sailor’s Life” californiana style, altre due riletture del menestrello ed in mezzo “Who Knows Where the Time Goes” gioiello scritto ed interpretato da Sandy.
Capolavoro senza tempo. Investite una quarantina di minuti del vostro prezioso tempo. Li merita tutti.