I dubbi del modello europeo
Solo ECMWF continua ad avere qualche dubbio sull’intensità e sulla durata dell’onda calda subtropicale che colpirà l’Italia peninsulare nei giorni dal 3 al 6 maggio. In poche parole il modello europeo propone una risalita calda in grado di colpire solo le regioni del Centro-Sud e per poco tempo. Questo a causa di uno scorrimento più veloce della saccatura nord-atlantica verso oriente.
La linea evolutiva maggioritaria
Tutti gli altri modelli, invece, indicano un affondo molto acuto della saccatura oceanica nel vicino Atlantico, con uno scorrimento più lento verso est e quindi un richiamo caldo subtropicale più intenso ed esteso verso nord. Infatti, come possiamo vedere nella Multimodel a 500 hPa, il promontorio nord-africano si spingerebbe sino alle Alpi, con la sua parte più focosa sulle regioni meridionali e centrali.
Onda calda, ma quanto calda?
Anche i diagrammi termici GENS confermano l’ondata di caldo eccezionale che colpirà il Centro-Sud tra il 3 e il 6 maggio circa, con valori a 850 hPa sino a +20°C a Roma e sino a +25°C sull’estremo Sud. Picchi termici importanti anche in piena estate, in grado di assicurare massime al suolo sulle regioni meridionali prossimi ai +35°C! Ma si supereranno i +30°C su molte città di pianura e bassa colla del Centro-Sud. Più incerta la sorte del Nord, anche se, stando al modello americano GFS, i +30°c sarebbero molto probabili.
A seguire, forte sfuriata temporalesca?
Con tutta probabilità la saccatura nord-atlantica, anche se indebolita, dovrebbe riuscire a sfondare verso est intorno al 6/8 maggio. Ovviamente vi sono diverse opzioni sulla incisività di questa irruzione, ma vista l’energia in gioco tale evenienza va tenuta sotto controllo perché potrebbero verificarsi fenomeni molto violenti.
Fonte Meteogiornale.it