Già durante l’Inverno 2013/2014 gli Stati Uniti orientali e parte del Canada avevano fatto i conti con una serie di irruzioni di gelo e neve che avevano abbassato le temperature fino a registrare nuovi record storici. Era difficile quindi attendersi anche per quest’anno episodi simili. Ma la particolare disposizione delle figure bariche a livello emisferico sta determinando anche nell’inverno attuale una serie continua di irruzioni artiche particolarmente intense e dirette nuovamente sulla porzione orientale degli USA. Alcune fasi gelide sono state accompagnate dalla formazione di minimi depressionari capaci di portare abbondanti nevicate in stati quali Massachusetts, Connecticut, New Hampshire e Maine. Gli accumuli di neve hanno toccato in alcuni casi i 2 metri di altezza.
In questo mese di Febbraio il Vortice Polare, figura dominante nell’emisfero Nord durante il periodo invernale, si è spinto per ben tre volte a latitudini insolitamente basse facendo affluire masse d’aria estremamente fredde su città quali Chicago, Boston, New York, Atlanta. In questi ultimi giorni le temperature minime notturne in territorio americano si sono spinte su valori di -15/20°C, con punte fino a -25°C. Sul Canada orientale si sono toccati valori inferiori a -30°C.
E’ finita qui? Pare proprio di no. Dalle ultime proiezioni si nota la concreta possibilità che da qui alla fine del mese nuove irruzioni artiche giungano da Nord e N/O seguendo la stessa traiettoria. Fino ad oggi il mese di Febbraio 2015 sta facendo registrare anomalie termiche negative fino a 7/9°C sugli USA orientali, Quebec e Ontario. Se le premesse saranno rispettate è auspicabile attendersi che il mese in corso possa chiudere con valori termici medi da record su diverse zone.