Un argomento che avevamo solo anticipato e che ora può contare sul supporto delle nuove osservazioni è quello che tratta la fase calda in arrivo a cavallo di fine mese.
In linea generale notiamo che a scala sinottica sullo scenario euro-atlantico il flusso principale si snoda mediamente lungo i paralleli e trasporta aria variamente umida dall’oceano. Nel corso dei prossimi giorni però questo flusso si disporrà maggiormente lungo i meridiani, per lo sviluppo di una saccatura in uscita dal Canada.
Tra il 30 e il 31 marzo questa saccatura, colma di aria fredda, andrà probabilmente a posizionarsi a cavallo della penisola Iberica, con il vertice finirà per sprofondare molto più a sud, sin oltre le isole Canarie. La spinta fredda andrà a scalzare l’aria più calda di tipo subtropicale presente su queste zone, che verrà pilotata dall’entroterra algerino verso il Mediterraneo centrale e l’Italia.
Ecco dunque la conferma di una possibile fase caratterizzata da un sensibile rialzo delle temperature, soprattutto a carico delle nostre regioni centrali, meridionali e sulle isole Maggiori, con l’isoterma di 15°C alla quota di 1.500 metri che guadagnerà gran parte del territorio. Per queste regioni potremo aspettarci senza dubbio temperature fino a 10°C sopra la media del periodo, il che a sua volta si può tradurre con valori al suolo anche sino a 25°C.
Il nord verrà interessato solo marginalmente, soprattutto i settori di nord-ovest, dove comunque il campo di temperatura si porterà al di sopra della media intorno a 2-3°C. Sulle regioni di nord-est e sull’Emilia Romagna, stante la maggior penetrazione dello Scirocco, l’aria mite riuscirà ad avere una maggior penetrazione, tale da consentire alle temperature di portarsi al di sopra della media fino a 3-4°C. I valori massimi potranno dunque portarsi al di sopra dei 20°C sia mercoledì 30 che giovedì 31 marzo.
A seguire evoluzione al momento molto incerta del vortice iberico e quindi, anche del destino dell’aria calda, che sembra comunque andare verso un generale ridimensionamento nei primissimi giorni di aprile.
Luca Angelini per Meteoservice.net