Raffreddamento stratosferico in piena forma, questa situazione determina un vortice polare più compatto e chiuso alle latuitdini polari. Tale raffreddamento, iniziato il 14 febbraio, è misurato dall’Indice NAM che ha raggiunto negli ultimi giorni la soglia di 2.3. I venti occidentali sono dunque più intensi, dunque aumenta la possibilità che l’alta pressione sia più invadente sull’Europa centro occidentale. Negli ultimi anni questi raffreddamenti sono diventati più frequenti in inverno. Solo il 2012/13 è stato caratterizzato da un riscaldamento stratosferico importante. Il mese di Marzo sarebbe condizionato da questa situazione con l’aria fredda che raggiungerebbe l’Italia solo per via…traverse.
AO Index da record? Intanto è interessante notare come il valore dell’AO Index, il NAM riferito al suolo, possa raggiungere la soglia di +6. Questo conferma la ‘comunicabilità’ tra la stratosfera e la troposfera. Il valore record assoluto e’ di +5.91 del febbraio 1990. La letteratura indica che, una volta raggiunto il valore critico del NAM, occorrono in questi casi almeno 45 giorni prima che il vortice polare deceleri la sua corsa. Questa situazione, che nel frattermpo rafforza l’attuale schema meteo in Europa, potra’ avere ripercussioni in seguito (ritardo del Final Warming) proprio quando il vortice polare inizierà a perdere colpi. Tutto ciò avvalora l’ipotesi di una seconda parte di primavera più dinamica.