(ANSA) – ROMA, 08 APR – Anche i gas utilizzati per le anestesie durante gli interventi chirurgici contribuiscono ai cambiamenti climatici. Lo sostiene uno studio condotto da ricercatori svizzeri, sudcoreani e inglesi e pubblicato su Geophysical Research Letters, che sottolinea come questi gas si accumulino nell’atmosfera, contribuendo così, seppur in minima parte, al riscaldamento del pianeta. I ricercatori hanno rilevato tracce di questi gas persino in Antartide.
Questi gas agiscono nello stesso modo dell’anidride carbonica, facendo in modo che l’atmosfera immagazzini più energia dal sole riscaldando il pianeta. Ma, diversamente dalla CO2, i gas medicali hanno effetti molto forti come gas a effetto serra: 1 chilogrammo di desflurano, uno dei più comuni anestetici, equivale a 2.500 kg di CO2 in termini di potenziale quantità di riscaldamento da gas serra.
Lo studio si sofferma inoltre sulla crescita delle concentrazioni di desflurano, isoflurano e sevoflurano e alotano registrate nell’ultimo decennio: a livello globale, questi gas anestetici sono aumentati rispettivamente di 0,30 parti per trilione (ppt), 0,097 ppt, e 0,13 ppt e 0,0092 ppt. E anche se questi numeri sembrano di poco conto (soprattutto paragonati con l’anidride carbonica, che nel 2014 ha raggiunto concentrazioni fino a 400 parti per milione), gli effetti potenziali di questi gas sul riscaldamento della Terra preoccupano gli scienziati perchè anche se questi anestetici hanno un ruolo limitato nelle emissioni di gas serra causate dall’uomo, il loro uso è in continua crescita. Per i ricercatori, limitare il ricorso al desflurano, il più potente dei tre gas, potrebbe aiutare la salute del pianeta. (ANSA).