Nel freddo ed instabile maggio del 2013 la neve ha visitato più volte l’arco alpino mettendo a dura prova il regolare svolgimento del giro d’Italia. Diverse le tappe che hanno subito variazioni di percorso a causa delle condizioni atmosferiche proibitive.
Era però ormai impossibile sospendere la tappa che, da Silandro, attraverso la Pusteria, la valle di Landro e la discesa a Cortina, portava poi a Misurina e verso il rifugio Auronzo.
Il tragitto che compiono i ciclisti ci traghetta in pieno inverno con il bosco imbiancato per tutti i km che separano Cortina da Misurina e non è finita, perchè durante la salita verso le Tre Cime la neve ricomincia a cadere abbondante, a larghe falde ed attecchisce sui caschi dei ciclisti grazie a temperature prossime allo zero.