tratto dal blog freddofili.
Si tratta di due studi indipendenti, effettuati negli Stati Uniti, sulla base dei quali si potrebbero verificare scenari glaciali simili a quelli presenti nella trama del film “The day after tomorrow”, dove, a causa del Riscaldamento Globale, potrebbero collassare le Correnti Oceaniche che trasportano calore alle alte latitudini.
Questo potrebbe, nel giro di appena tre anni, provocare un crollo delle temperature di circa 18°F, causando una forte siccità in Asia Centrale, ed una forte avanzata di ghiacci e nevi sull’Emisfero Settentrionale.
Il più importante dei due studi è stato pubblicato ad opera di Jud Partin ,pubblicato sulla rivista Nature Communication
Il suo “modello della circolazione termoalina” dell’Atlantico Settentrionale, con un nastro trasportatore che trascina calore dai Tropici verso il Polo, è un modello estremamente fragile, nel quale l’irruzione di acque fredde provenienti dallo scioglimento dei ghiacci delle Calotte Polari potrebbe determinarne il collasso.
Lo stesso evento si verificò 12 mila anni fa, il cosiddetto “Dryas recente”, dove il collasso della Corrente del Golfo provocò una nuova Era Glaciale della durata di mille anni.
Lo studio prevede un crollo delle temperature della Groenlandia di circa 18°F, ed un raffreddamento climatico di almeno 5-6°C a Parigi e New York, provocando conseguenze molto importanti per la vita e la società delle zone interessate da questo drastico calo termico.
Tale calo infatti potrebbe verificarsi nel giro di pochi anni, tre circa, in quanto il clima in questo caso potrebbe funzionare come un interruttore , e non secondo un lungo e lento cambiamento nel giro di diversi decenni.
Libera traduzione da www.msnbc.com