Quasi ci siamo, mancano pochi giorni al grande evento naturale. Di quelli che lasciano con il fiato sospeso. Da sempre, nella storia dell’umanità, un’eclissi è un momento magico: una volta inspiegabile, oggi scientificamente comprensibile. Ma sempre magico. Il 20 marzo, venerdì prossimo, è una data che gli appassionati di astronomia, e non solo, devono segnarsi sul calendario: ci sarà infatti un’eclissi totale di Sole, di quelle come non se ne vedono da tempo, anche in Italia. Grande mobilitazione per l’evento di venerdì: dalle decine di Sun Party organizzati sul territorio dall’Unione Astrofili Italiana (Uai), fino ai mini-satelliti Proba mobilitati dall’Agenzia Spaziale Europea (Esa) per seguire l’evento dallo spazio. Il “bacio” tra Sole e Luna inizierà alle 10,31 a Roma, pochi secondi dopo anche a Milano, e durerà complessivamente un’ora. Dal Nord Italia si potrà vedere la Luna coprire più del 70% del disco solare, dal Sud circa il 50%, mentre sarà totale solo dalle remote isole Svalbard.
Una falce di sole, e non di Luna. Questo sarà il fenomeno astronomico che accadrà davanti ai nostri occhi rivolti all’insù. La Luna oscurerà il Sole per qualche minuto e nel nord dell’Europa l’eclissi del secolo, come qualcuno l’ha battezzata, sarà totale: per lunghissimi secondi l’astro scomparirà del tutto. In Italia avremo la possibilità di vedere un’eclissi parziale ma comunque eccezionale perché arriveremo a cogliere circa 70 per cento del fenomeno e quindi le ombre avvolgeranno bene la nostra Penisola. La prossima eclissi con valori così elevati la potremo seguire soltanto nel 2026 e il buio totale sarà in Islanda.
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