L’ondata di caldo portata dall’anticiclone africano entra nel vivo della scena atmosferica europea. Quali zone vengono colpite dall’ondata più intensa di calura? Quale sarà la sua evoluzione futura in un contesto continentale?
L’alta pressione tende a consolidarsi sia al suolo che in quota, portando ad un aumento della temperatura che, almeno in questo frangente, riesce ad estendersi anche ai settori europei settentrionali, arrivando a colpire persino località inusuali come l’Inghilterra ed il nord della Francia. Tutto merito di una rimonta anticiclonica cosiddetta “occidentalizzata” che invece di preferire il Mediterraneo e l’est Europa come spesso è accaduto negli eventi del passato, si concentra sui settori occidentali del continente, le aree che notoriamente più di altre sono in grado di subire gli effetti instabili portati dalle masse d’aria oceaniche che in questo contesto risultano invece essere messe completamente fuori gioco.
L’enfasi dell’alta pressione si consumerà nel corso di questa settimana, quando l’Europa centrale ed occidentale, comprensiva ovviamente del Mediterraneo, saranno interessate da una potente risalita d’aria calda nord-africana. L’alta pressione presenterà un punto cardine passante dalla Penisola Iberica, la regione Pirenaica ed il territorio Francese. Su questi settori tenderanno a concentrarsi le isoterme più elevate alla quota di 850hpa (circa 1600 metri) mentre altrove i valori termici saranno un po’ meno elevati. I moti compressivi presenti al di sotto della “campana” anticiclonica, favoriranno ovunque un aumento della temperatura, limitando gli scarti termici tra il giorno e la notte e quindi agevolando una persistenza delle condizioni di disagio anche nelle ore senza irraggiamento solare.
Tale fase atmosferica dovrebbe accompagnarci sino a domenica 5 luglio, superato tale momento, l’enfasi anticiclonica inizierebbe a vacillare sui settori europei nord-occidentali, l’aria più fresca oceanica tenderebbe quindi a prevalere su quella africana a partire dal Regno Unito e poi i settori settentrionali della Francia, i Paesi Bassi ed il nord della Germania. Il passaggio di consegne Africa-Atlantico, potrebbe determinare su questi settori lo scoppio di alcuni violenti temporali. Sui paesi del Mediterraneo questa fase corrisponderebbe invece al momento di massimo surriscaldamento; sulle regioni settentrionali viene addirittura stimata una temperatura di circa +22°C in aria libera alla quota di 1600 metri. Tale fase dovrebbe verificarsi nel periodo compreso tra martedì 7 luglio e mercoledì 8.
L’evoluzione successiva potrebbe portare qualche episodio temporalesco anche sull’Italia, che sarebbe reso possibile grazie a delle infiltrazioni d’aria più fresca di origine oceanica dopo un lungo periodo dominato dalla calura africana.
Fonte: Meteolive.it