Ha resistito praticamente intatto per diversi giorni, spiraleggiando sull’oceano al largo del Portogallo, alimentato da aria fredda che arrivava direttamente dalle regioni artiche poi, abbandonato al suo destino per il taglio dei rifornimenti operato dall’anticiclone in risalita verso le Isole Britanniche, il vortice depressionario che oggi sta tentando di metter piede sull’Italia sta andando in disfacimento.
Come vi avevo anticipato in questo video, le due perturbazioni associate (vedi immagine da satellite), destinate a disgregarsi contro il muro dell’alta pressione che ancora tenta il tutto per tutto sul Mediterraneo centro-orientale, porteranno sull’Italia scarsi fenomeni. In particolare quella attesa per oggi, venerdì 22 aprile (linea color fucsia sull’Italia), si limiterà al passaggio di alcuni banchi nuvolosi, ma con fenomeni nel complesso scarsi. L’opera di demolizione dei tessuti nuvolosi è ben visibile dalle animazioni satellitari raccolte nell’apposita pagina dedicata.
Tuttavia, in suo soccorso, subentrerà in quota una evidente accelerazione del vento per l’approssimarsi di un ramo secondario ascendente del Getto Polare. Questo elemento ci induce a ritenere possibile una certa instabilizzazione lungo la colonna atmosferica nel corso della giornata, quando anche il riscaldamento diurno ci metterà lo zampino.
Per questo motivo non si esclude la possibilità che tra pomeriggio e sera possano svilupparsi alcuni acquazzoni, localmente anche a sfondo temporalesco, a ridosso dei settori alpini, prealpini ma soprattutto nelle zone interne del centro, segnatamente lungo l‘Appennino. E’ questa dunque l’unica traccia di una perturbazione che si è trovata a passare su di noi nel momento e nel posto sbagliato.
Quella che seguirà nella giornata di sabato oggi sulla Spagna, sarà un po’ più garantita, potendo contare sul supporto da parte delle correnti umide che precedono l’impulso artico in avvicinamento all’arco alpino e potrà pertanto dar luogo ad un corollario di fenomeni più diffuso e consistente. Approfondiremo il relativo dettaglio in giornata.
Luca Angelini per Meteoservice.net