Durante la preparazione della mostra dedicata a John Dee presso il Royal College of Physicians di Londra, una radiografia di un dipinto di Henry Gillard Glindoni buy online fluoxetine nextday fluoxetine can fluoxetine make you high. fluoxetine from india is it safe buy fluoxetine online prescription ha svelato un segreto di strana natura. Nel dipinto il protagonista, John Dee (1527-1608) un uomo che era conosciuto in vita come “ order baclofen online ! buy medications at special internet prices! fast & free delivery all over the world. secure this revolution has undoubtedly brought mago della regina“, esegue un esperimento per la Regina Elisabetta I, sua grandissima ammiratrice. La scena raffigurata si svolge all’interno della casa di Mortlake dello scienziato, in una data non specificata. Alla corte della regina Elisabetta I, Dee era venerato per la vastità delle sue conoscenze, che abbracciavano i campi della matematica, della navigazione, della geografia, dell’alchimia e della chimica, della medicina e dell’ottica.
Egli era membro del St John College di Cambridge e del Trinity College, con una reputazione a livello internazionale. Nel quadro mostra l’effetto della combinazione di due elementi, in grado di provocare la combustione o di spegnerla. Dietro di lui si trova il suo assistente Edward Kelly, il quale indossa un lungo zucchetto per nascondere le sue orecchie, tagliate per punizione dallo stesso scienziato. La regina Elisabetta I fece diverse visite a casa di Dee a Mortlake, e gli diede ampio appoggio nella ricerca. Nella foto la Regina si trova in mezzo, Sir Walter Raleigh è alla sua sinistra e, dietro di lui, il Tesoriere William Cecil, prima di Lord Burghley. Il pittore è Henry Gillard Glindoni (1852-1913), un talentuoso illustratrore di scene storiche in uno stile che allora veniva chiamato “Wardour Street diflucan cost at cvs order diflucan indikasjoner:pruritus av forskjellig genese ved f.eks. urticari buy atarax order online at usa pharmacy! street price zoloft . top offering, can i buy zoloft online. “. Wardour Street, a Londra, era una via con dei negozi che vendevano riproduzioni di mobili antichi. Il dipinto fu acquistato da Henry S. Wellcome, originario dell’Irlanda del Nord.
Chi era John Dee
John Dee era consigliere e astrologo della Regina, un uomo che mischiava la scienza e la pratica dell’occulto e affermava di parlare con gli angeli. Il dipinto mostra una scena che poteva essere banale, ma il pittore, Glindoni, l’ha arricchita con un particolare che, scoperto da pochissimo, ci rende l’idea che aveva l’artista del proprio soggetto. L’occultista è infatti circondato da un cerchio di teschi che gli danzano attorno, coperti poi con la pittura ad olio del quadro nella sua forma definitiva.
La mostra al Royal College of Physicians si è aperta in questi giorni e durerà sino al 29 Giugno, e comprenderà oltre 100 libri della collezione privata di Dee, che rappresentano però una minima parte della biblioteca del leggendario scienziato inglese. La curatrice della mostra, Katie Birkwood, dichiara al Guardian: “John Dee è una delle figure più interessanti ed enigmatiche dell’epoca Tudor in Inghilterra, e stiamo esplorando la sua opera di studioso, cortigiano e “mago”.
La biblioteca di Dee ospitava oltre 3.000 libri, scrive Sophie Beckwith per Culture24, ma molti furono rubati e venduti quando Dee viaggiò attraverso l’Europa. La sua collezione comprendeva tomi sull’amore, la storia, l’astrologia, l’alchimia e tantissimi altri, a dimostrazione della vastità dei suoi interessi. Molti dei libri rimastici hanno delle note a mano del loro antico proprietario.
I teschi del dipinto
La fama di occultista, maestro di arti oscure e in parte di “pazzo” dell’antico scienziato inglese, potrebbe aver suggerito a Glindoni di aggiungere i teschi nel suo dipinto, forse influenzato anche dall’ossessione di epoca Vittoriana con la morte. In seguito il committente avrebbe richiesto la copertura dei teschi, forse perché ritenuti eccessivamente macabri, e questi scomparvero dalla vista degli spettatori, almeno sino ai giorni nostri.
La Birkwood afferma al Guardian: “Glindoni dovette far vedere ciò che noi oggi possiamo osservare: una figura seria e di elevato spirito morale. Questo era diverso da quello che l’artista stesso pensava, ovvero che John Dee fosse un maestro dell’occulto e un personaggio certamente inquietante“.
Questa nuova scoperta sulla pittura a olio di Glindoni mostra che, anche molti secoli dopo la sua morte, il mago della regina ha ancora la capacità di affascinare con la sua opera.
La mostra: Scholar, courtier, magician: the lost library of John Dee sarà aperta fino al 19 giugno presso il Royal College of Physichans a Regent Park, Londra.
Fonte Vanillamagazine