Paganella — 11 Settembre 2013


l’inverno 1946 – 1947, è stato caratterizzato da una continua perseveranza di irruzioni gelide continentali, che hanno portato gran freddo e neve su tutta europa, italia compresa da dicembre a febbraio, nell’articolo riporteremo anche le cronache di giornale dell’epoca, tratte dal quotidiano la stampa

 

IL MALTEMPO NEL RIMINESE

RIMINI 5 DICEMBRE 1946
Il persistere del maltempo ha fatto sìche alcune zone della città stessa, siano ora allagate.
Il traffico è interrotto in parecchiquartieri, specialmente al centro, nella zona ferroviaria, nellamarina.
A Viserba sono crollate due case, manon si lamentano vittime essendo gli abitanti evacuati.

LA NEVICATA DI IERI A TORINO
TORINO 16 DICEMBRE 1946

Dall’alba di ieri, sino a sera, hanevicato senza parsimonia, con lusso di grossi bioccoli, così daformare un soffice tappeto di circa 14 centimetri.
Speriamo che non debba assumere le proporzioni raggiunte lo scorso inverno.
Nel corso della notte la neve ècontinuata a cadere.

19 DICEMBRE 1946
UN METRO E MEZZO DI NEVE IN UNA ZONA DEL TRENTINO
TRENTO 18 DICEMBRE 1946
Il gelo, portato probabilmente da quella ondata di freddo proveniente dalle sconfinate lande della Siberia, di cui hanno narrato i giornali, è piombato sul trentino, e la neve è continuata a scendere per ventiquattro ore in tutta la provincia.
Sui passi alpini dell’alta di fassa, la neve ha raggiunto l’altezza di un metro e mezzo.
A Lavazè, sopra cavalese, sono caduti 145 centimetri di neve.
I campi sciatori sono ora in piena efficienza.

 

19 DICEMBRE 1946
IL TERMOMETRO SOTTO ZERO NELLA RIVIERA LIGURE
GENOVA 18 DICEMBRE 1946
Da alcuni giorni la nostra regione è sotto un’ondata implacabile che ha raggiunto in parecchi punti della riviera, come a genova, qualche grado sotto lo zero.
Tale freddo non si registrava più da parecchi anni ed ha provocato notevoli danni alle piantagioni, ai fiori e soprattutto alle olive.

19 DICEMBRE 1946
TORINO 18 DICEMBRE
11 GRADI SOTTO LO ZERO
Dopo la nevicata il cielo s’è rifatto quasi terso, ma col sereno è arrivato il gelo.
Un’ondata, anzi di freddo.
Che poi si tratti d’un fenomeno generale è una magra consolazione.
La realtà è che o si intirizzisce soltanto a guardare il termometro, il quale continua a scendere contro tutte le buone norme del calendario.
L’inverno, infatti, comincia…ufficialmente sabato.
Se il freddo va, o piuttosto viene, di questo passo, che avverrà nelle famose “giornate della merla”,le tre ultime di gennaio che per tradizione segnano la temperatura più rigida.
Per chi ama i confronti possiamo ricordare che il 18 dicembre dell’anno scorso l’ufficio meteorologico ha registrato una temperatura massima di 1,3, minima di 0,1 e media di 1,2.
ecco il bollettino di ieri dato dal centro aeronautico:
massima -2,5
minima -11
media -6,8
L’osservatorio di Pino Torinese dava ieri come temperatura massima: -2,5 e minima -5, quindi con una media di 4,3 sotto lo zero.
A Pino Torinese, dove pure la neve ha toccato i 19 centimetri, si nota di solito una temperatura leggermente migliore.

20 DICEMBRE 1946
TORINO 19 DICEMBRE 1946
ANCORA 10,8 SOTTO LO ZERO
Il cielo si è ieri rannuvolato: sidirebbe che sia alle viste un’altra nevicata.
Facciamo gli scongiuri di usi, chesarebbe peggio.
La temperatura è rimasta quasiimmutata: due decimi di centigrado di meno in confronto dellagiornata precedente.
Ecco infatti il bollettino del centroaeronautico:
massima -2,5
minima -10,8
media -7,8
per i confronti diamo il bollettinomeno confortante dell’osservatorio di Pino:
massima -2,6
minima -6
media -4,6,

20 DICEMBRE 1946
LA NEVE AL SESTRIERE
Comunicavano dal sestriere che inquelle montagne è caduta una grande nevicata: oltre un metro dineve.
Da domani funziona il servizio diautobus dalla stazione di ulzio in corrispondenza coi treni.
Alberghi e funivie sono riaperti.
Il bollettino della neve reca iseguenti accumuli:
a bardonecchia farinosa 45 centimetri, nevica
a cervinia 50centimetri farinosa
a pian rosà 100 centimetri farinosa

2 GENNAIO 1947
GENOVA SOTTO LA NEVE
GENOVA 1 GENNAIO 1946
Nelle prime ore di stamane hacominciato a nevicare e, fino al momento in cui telefoniamo, la nevenon ha mai smesso di scendere.

 

 

4 GENNAIO 1947
TORINO: TERMOMETRO A 11,6 GRADI SOTTOLO ZERO
Com’era prevedibile, la nevicata dicapodanno, sebbene leggera, ha fatto più rigida la temperaturaessendosi il cielo rasserenato, tanto che nella notte la brina hainfiorato gli alberi spogli con un bellissimo effetto pittorico maniente affatto consolante.
Il termometro è ridisceso ed hasegnato ieri:
Massima -5
Minima -11,6
Media -7

 

8 GENNAIO 1947
ONDATA SIBERIANA
NEVE E GELO IN TUTTA LA VALLE PADANA
IL PRIMATO AD ASIAGO CON 32 GRADI SOTTOLO ZERO
LASTRONI DI GHIACCIO NELLA LAGUNA
10 GRADI SOTTO LO ZERO A GENOVA
NEVE A ROMA E SUL VESUVIO
GENOVA 7 GENNAIO 1947 
Da tregiorni genova e la liguria gemono sotto una ondata di freddo come nonsi riscontrava più da parecchi anni.
Un gennaio così rigido si era avutoper l’ultima volta nel 1896.
nella zona centrale della città latemperatura oscilla costantemente tra gli zero gradi ed i 5 sotto lozero; ma nella parte alta della città si sono raggiunti i diecigradi sotto lo zero.

 

ALESSANDRIA 7 GENNAIO 1947
Il freddo ha fatto scendere oggi iltermometro a 12 gradi sotto lo zero, nelle campagne invece si sonotoccati anche i 20 gradi sotto lo zero.
E’ stata così la giornatapiù fredda che si sia avuta in questo crudo inverno.
Il tempo si mantiene sereno con leggerovento di tramontana.
Impressionante lo spettacolo deltanaro, completamente gelato, su cui per tutto il giorno giovani edanziano sono passati in lungo ed in largo come su un immenso campo dipattinaggio-
A ovada si è avuta un’abbondantenevicata che ha raggiunto i 50 centimetri.
La temperatura oscilla fra i 14 e 17gradi sotto lo zero.

 

ASTI 7 GENNAIO 1947
Dopo un riscaldamento durato alcunigiorni, si è avuta una improvvisa recrudescenza del freddo.
Infatti i termometri segnavano 17,5gradi sotto zero, temperatura a cui non si giungeva da molto tempo.
Il gelo intenso ha prodotto notevolidanni alle tubature interne di diversi edifici.
Il tanaro appare in vari punti copertoda spessi strati di ghiaccio.

MILANO 7 GENNAIO 1947
un’ondata di freddo intenso si èabbattuta sulla lombardia e nell’intera valle padana.
Stamane a milano il termometro segnavacirca 11 gradi sotto lo zero.
A giudizio dei meteorologi, latemperatura è destinata a rincrudirsi ancor di più nei prossimigiorni.

BOLOGNA 7 GENNAIO 1947
La neve ha fatto nuovamentel’apparizione nella nostra regione accompagnata da un ventorigidissimo.
La temperatura è molto bassa e la nevegelata caduta ha raggiunto finora lo spessore di una decina dicentimetri.

VENEZIA 7 GENNAIO 1947
temperature bassissime si sonocontinuate a registrare nel veneto e nel trentino.
A venezia si è avuta ieri sera unatemperatura minima di 12 gradi sotto zero.
Blocchi di ghiaccio vagano per lalaguna.
A padova e a treviso il termometrosegnava 12 gradi sotto lo zero, a udine, a cividale e a trento 12sotto lo zero, a vicenza 14 gradi sotto lo zero, a bolzano 18 gradisotto lo zero, a cavalese meno 22, a fiera di primiero meno 21, a sanmartino di castrozza meno 24, a feltre meno 25 a tarvisio meno 26.
il record di freddo è stato battuto adasiago dove si sono registrati ben 32 gradi sotto lo zero.
A trieste il termometro è sceso a meno12.

FIRENZE 7 GENNAIO 1947
Una nuova ondata di freddo si èabbattuta su firenze: il termometro è sceso a meno 7 gradi e unforte vento ha portato sulla città un nevischio che ha copertostrade e tetti di un sottile e candito strato che gelato nella notterende difficile la circolazione.
Anche le acque dell’arno sonoghiacciate alla superficie.

ROMA 7 GENNAIO 1947
Preceduta da un freddo intenso che haportato la temperatura oltre 3 gradi sotto zero ieri notte dopo unintervallo di sei anni dalla sua ultima apparizione la neve èdiscesa su roma.
Nello svegliarsi i cittadini romanihanno trovato la loro città in un biancore immacolato reso ancor piùsuggestivo dalla silenziosità delle vie semideserte.
La temperatura stamane era scesaulteriolmente a 6 gradi sotto lo zero.

NAPOLI 7 GENNAIO 1947
L’ondata di freddo ha raggiunto anchele regioni meridionali.
La neve dopo lunghi anni ha fatto lasua ricomparsa in città e la cima del vesuvio appare ammantata da unfantasioso manto bianco.
Anche a bari è caduta la neve e latemperatura è scesa a 5 gradi sotto zero.

NELL’EUROPA
PARIGI 7 GENNAIO 1947
Una nuova ondata di freddo si èabbattuta sulla francia e su gran parte dell’europa.
La temperatura più bassa della franciaè stata registrata a strasburgo dove il termometro è sceso a 15gradi sotto lo zero.
Anche sulla costa azzurra è caduta laneve.

BERLINO 7 GENNAIO 1947
L’ondata di freddo abbattutasi sullagermania è tale che le autorità sono indotte a preoccuparsi deimezzi per impedire la morte per assideramento di numerosi tedeschipiù che una probabile quasi totale paralisi dell’industria.
Il termometro è sceso a 22 gradi sottozero.
Parecchie officine hanno sospeso illavoro per mancanza di carbone.
Il porto di amburgo è paralizzato.
Nella ruhr i canali sono gelati.

VIENNA 7 GENNAIO 1947
un’ondata di freddo si è abbattita inquesti giorni sull’intero territorio della repubblica austriaca,determinando un abbassamento della temperatura che ha raggiunto i 20gradi sotto zero.
A causa delle abbondanti nevicate, iltraffico è rimasto bloccato in varie zone.
A vienna i servizi elettrici, acqua egas hanno subito delle interruzioni.
Centinaia di persone sono statericoverate negli ospedali per congelamento.

LONDRA 7 GENNAIO 1947
Un’ondata di freddo polare effettodello spostamento verso le regioni orientali dell’europa delletemperature gelate della siberia, si è abbattuta su tutti i paesidel vecchio continente, rendendo particolarmente dura la situazionedelle popolazioni già provate dalla scarsa alimentazione e dallaassoluta mancanza di combustibile.

TORINO 7 GENNAIO 1947
UN RECORD: 18,5 GRADI SOTTO LO ZERO
IN ALTRI QUARTIERI DELLA CITTA’ ILTERMOMETRO HA SEGNATO 20 E 21 GRADI SOTTO LO ZERO ED A GASSINOADDIRITTURA MENO 22

Da una ventina di giorni il freddo si èfatto insopportabile.
Il termometro è disceso gradualmentema continuamente: ieri ha segnato 18,5 gradi sotto lo zero.
Questa la temperatura ufficiale datadal centro meteorologico della aeronautica, raccolta cioè su quelcampo, ma al regio parco, nei pressi del po sono stati rilevati 20gradi sotto zero, in regione “polo nord” il suo nomedefinisce questa zona come la più fredda della città, addirittura21 gradi sotto lo zero.
Nè ciò basta: a gassino siamoarrivati a meno 22.
E’ un primato al quale i cittadiniavrebbero rinunciato all’unanimità.
Si ricordava l’inverno del 1929, con 17gradi sotto zero come cosa eccezionalissima, perchè le punte massimedegli inverni più rigidi non avevano mai sorpassato i 14 ed i 15gradi sotto zero, come nel gennaio del 1930.
Era naturale che tali temperaturesembrassero già eccessive se si tiene calcolo che a torino la mediadei giorni più freddi si aggirava sui 10 gradi sotto lo zero.
Quest’anno invece anche l’osservatoriodi pino torinese, che regolarmente segna da 4 a 5 gradi in più ditorino, ha registrato l’altra notte ben 14 gradi sotto lo zero.
Freddo siberiano, dunque, che si puòdire da oltre un ventennio i torinesi non conoscevano, dovuto acorrenti di natura occasionale, a particolari combinazionimeteorologiche.
E questo freddo eccezionale dovevaproprio venire ad aggravare le tante difficoltà che già presentavail problema del riscaldamento delle case.

15 GENNAIO 1947
TORINO SBALZO A 9 GRADI SOPRA ZERO
Dopo una lieve incipriatura di neve,tanto per ricordarci che siamo proprio in inverno, il cielo ierimattina s’era fatto limpidissimo lasciando padrone il sole.
Sembrava d’essere all’inizio dellaprimavera e le grondaie gocciolavano per lo sgelo.
La temperatura è improvvisamentesalita, così da lasciarci perplessi e dubitosi sull’avvenire.
Accettiamo questo tiepido prologo esperiamo bene.
Ecco il bollettino meteorologico:massima +9 minima -6,5 media +0,6

 

 

 

25 GENNAIO 1947
E’ TORNATO IL FREDDO
INTRA 24 GENNAIO 1947
Nelle ultime 24 ore la temperaturadella regione del lago maggiore è scesa notevolmente, toccando anchegli 11 gradi sotto lo zero.
Sulle montagne si segnalano bufere dineve.

FIRENZE 24 GENNAIO 1947
Una nuova ondata di freddo si èabbattuta in questi giorni sulla toscana, ove il termometro è scesoe si mantiene anche a 6 e 7 gradi sotto zero nella zona a più bassaaltitudine.
I massimi del freddo si sono registratisulle montagne pistoiesi: 18 sotto lo zero ieri a san marcello, 20gradi sotto lo zero a campo tizzoro e ben 22 gradi sotto lo zeroall’abetone.

ANCONA 24 GENNAIO 1947
Il maltempo imperversa sulla nostracittà; dall’altra sera nevica.

BARI 24 GENNAIO 1947
la città è dinuovo sotto una spessa coltre di neve che paralizza quasi del tuttola circolazione

VENEZIA 24 GENNAIO 1947
La seconda ondata di freddo ha fattoregistrare nuovamente temperature bassissime in tutto il veneto.
Nella città, il termometro è sceso a 8 gradi sotto lo zero, non ha ancora raggiunto i minimi di 20 giorniorsono.
Anche stavolta la punta estrema èregistrata da asiago, dove si sono avuti 30 gradi sotto lo zero.

ANCHE IL SUD SOTTO LA NEVE

FOGGIA 25 GENNAIO 1947
Ieri il termometro è sceso fino a 8gradi sotto zero.
L’eccezionale gelo ha distrutto nellepuglie l’80 per cento della produzione degli olivi.

NAPOLI 25 GENNAIO 1947
Anche a Napoli ha fatto la suaapparizione la neve.
La caduta è stata particolarmenteabbondante nella parte alta della città: vomero e capodimonte.

VENEZIA 25 GENNAIO 1947
Accompagnata da forte vento, da stamanecade la neve che ha già raggiunto questa sera i 10 centimetri.
La temperatura si mantiene semprecostantemente rigida: 5,5 gradi sotto lo zero.

GENOVA 25 GENNAIO 1947
Da oggi a mezzogiorno si è scatenatasu genova un’autentica bufera di neve che non accenna a cessare.
Il termometro è sceso a 5 gradisottozero.

LA NEVE E IL FREDDO 26 GENNAIO 1947
TORINO 25 GENNAIO 1947
Dalle prime ore dell’alba, fine egelida, che ha imbiancato le piazze e le vie, ma senza dare soverchiofastidio, tanto che il cielo è stato parsimonioso.
Ma forse è dipeso più che altro dallatemperatura ancora troppo rigida.

Ed ecco la temperatura del centroaeronautico: 
massima -5
minima -6,2
media -5,6

a pino torinese invece si è avuto:
massima -7,6
minima -9,1
media -8

a superga:
massima -8,2
minima -10,9
media -8,9

 

NEVICA MA NON TROPPO 29 GENNAIO 1947
TORINO 28 GENNAIO 1947
Il cielo ieri ha fatto il broncio e ciha regalato una lieve nevicata che è durata tutto il giorno ma senzamai assumere aspetti… compromettenti.
Oggi, prima giornata della “merla”.
Se per caso la tradizione dellaeccezionale rigidezza fosse smentita, non saremo noi a lamentarci.
La temperatura di ieri in città è inquesti dati del centro meteorologico aeronautico:
massima -0,5
minima -5,4
media -2,9
cielo coperto con leggera caduta dineve ( forse 2 o al più 3 centimetri)

a superga:
massima -3,5
minima -7,4
media -5,1
neve 8 centimetri

a pino torinese:
massima -3
minima -6,4
neve 5 centimetri

3 FEBBRAIO 1947
ABBONDANTI NEVICATE
NOVARA 3 FEBBRAIO 1947 – La neve,caduta durante tutta la notte e ad intervalli durante la giornata,continua stasera a cadere senza accennare a diminuire.
Con lo strato che già era al suolo, sene contavano stasera circa 40 centimetri.

ALESSANDRIA 3 FEBBRAIO 1947
Dalla notte scorsa, salvo brevi pause,nevica fitto fitto in tutto il territorio di alessandria, rendendoestremamente difficoltosa la circolazione.
A novi ligure la neve ha raggiunto i 45centimetri

5 FEBBRAIO 1947
UNA NEVICATA SENZA PRECEDENTI PARALIZZALA VITA CITTADINA
DALLE 17 DI LUNEDI’ ALLE 14 DI IERI 49CENTIMETRI- INTERROTTO PER L’INTERA GIORNATA IL SERVIZIO TRANVIARIO –LA RAZIONE DEL PANE INTEGRATA CON MEZZO CHILO DI RISO – SOSPESE LELEZIONI NELLE SCUOLE – I LAVORI DI SGOMBERO
MILANO – CORRIERE MILANESE

Tutti mobilitati, ieri, i servizipubblici, almeno a parole, ma la realtà è quella che tutti icittadini hanno vissuto.
Ancora ieri sera, sulle carreggiatescavate dagli spartineve, che avevano lasciato ai lati alte trincee,cortei di pedoni procedenti nei due sensi, dal centro alla periferiae viceversa.
Pareva un esodo biblico.
Abbiamo fatto il giro di tutta lacittà, a bordo di un pesante autofurgone, che arrancavafaticosamente.
Fra le 16 e le 18 poche e svogliate lesquadre di spalatori.
Lunghi tratti di binari, un pò tuttele linee, erano ancora coperte da un denso strato di neve pigiata,alternantisi a tratti puliti.
Chissà con quale criterio si eraproceduto allo sgombero.
E così, strade di importanzasecondaria ai fini della circolazione, come ad esempio la viaborgonuovo, erano state scrupolosamente ripulite, in certi tratti,mentre arterie importantissime rivelavano incuria e abbandono. Aporta ticinese, squadre di tranvieri armati di pale cercavano diliberare qualche troncone di binario.
Il comune infatti, aveva invitatol’azienda a mettere a disposizione il personale.
Si è anche chiesto l’ausiliodell’autorità militare, ma non si sono ottenuti che cento soldati.

VOLONTA’ E COMPETENZA
Il disagio maggiore è derivato dallaparalisi tranviaria, che è stata totale.
Non era mai capitato, neppure ai tempidei tranvai a cavalli.
E’ vero che quest’ultima nevicata hasuperato tutti i records, 49 centimetri dalle 19 di lunedì alle 14di martedì; ma i tecnici sono concordi nell’affermare che, con un pòdi buona volontà e, soprattutto con maggiore competenza, si sarebbepotuto se non scongiurare, limitare in estensione e in duratal’interruzione del servizio.
Non è mai, assolutamente mai successoripetiamo che milano restasse, a causa della neve, completamentesenza tranvai per una intera giornata.

LA PIOGGIA
In serata la neve si è dissolta inpioggia.
La città era deserta: i teatri sonorimasti chiusi.
Si rileva la necessità di mettere subito inazione le bocchette stradali di scarico, in cui riversare la nevesenza bisogno di ammucchiarla.
Ma anche la parte dei criteri diorganizzazione, di cui la cittadinanza ha ragione di ritenereresponsabili i dirigenti dell’ufficio tecnico municipale.
Come s’è detto, dalle 19 di lunedìalle 14 di ieri sono caduti 49 centimetri di neve, secondo lesegnalazioni dell’osservatorio di Brera.
Altri 10 centimetri eranocaduti in precedenza, per cui, dal 1° di febbraio, per cui laprecipitazione complessiva risulta di 59 centimetri.
Venticinque centimetri di neve eranocaduti complessivamente in gennaio ed 8 e mezzo in dicembre.
In totale, questo inverno, 92centimetri e mezzo.
E non è detto che sia finita, perquanto la temperatura tenda a rialzarsi e le previsioni deimeteorologhi segnino pioggia.
Andando a ritroso di oltre mezzosecolo, non si ricorda una nevicata così abbondante; il 9 gennaio1917 si ebbero 35 centimetri di neve e allora si parlò di eccezione.
L’inverno del 1935 fu nevoso: caddero104 centimetri di neve, ma distribuiti in 13 riprese, con un massimodi 27 centimetri e mezzo il 12 dicembre.
E allora non si videro, come ierigiovanotti circolare in sci e racchette e signorine sfoggiarescarponi e costumi d’alta montagna.

SPETTACOLOSA NEVICATA PARALIZZA MILANO

MILANO 4 FEBBRAIO 1947
Bisogna andare indietro per trovarenegli annali meteorologici una nevicata di eguale entità di quellache è cominciata ieri nel pomeriggio, e so è protatta senzainterruzioni sino a sera di oggi.
Verso le 17, infatti, la neve si èfatta minuta, frammista a pioggia, ma un lenzuolo di settantacentimetri copre la città, specie le zone periferiche, dove nessunbadile dei 10,000 un funzione si è affondato nella sua immacolatacompattezza.

Da parecchie altre città si ha notiziadi abbondanti nevicate.
GENOVA ne sono caduti in mattinataventi centimetri paralizzando il traffico cittadino.
Nella parte alta della città sisegnalano gravi danni;
NOVARA la neve caduta ieri e stamaneha ricoperto la terra di uno strato di cinquanta centimetri, iltraffico è rimasto sospeso fino a tarda mattina.
AD ALESSANDRIA una nevicata dicinquanta centimetri ha bloccato tram e autocorriere.
Anche o treni subiscono gravi ritardi.
MACERATA e in tutta la provincia laneve ha ripreso a cadere provocando un forte abbassamento dellatemperatura.
In alcune zone la neve ha raggiunto unmetro e mezzo di altezza.

ALLUVIONI IN TOSCANA
FAMIGLIE SENZA TETTO
CAMPAGNE ALLAGATE
PAESI DISTRUTTI
La pioggia che cade ininterrotta da 48ore, e il disgelo rapido hanno provocato una improvvisa pienadell’arno che qui ha raggiunto un livello inusitato.
La piena ha fatto due vittime arovezzano.
A limite sull’arno il lungo arno trentoe trieste è allagato, e l’allagamento del paese è un pericoloimminente, metri di muro di cinta sono crollati.
Presso il laghetto, molte famigliehanno dovuto abbandonare i loro quartieri.
Si ha notizia da pescia che il pescia èstraripato all’altezza dell’acquedotto di san pugliano, che alimentala città di montecatini terme, la quale è rimasta senza acqua.
La piena ha invaso le campagne per varichilometri quadrati di superficie spingendosi fin oltre l’autostradafirenze – mare che, in alcuni punti, è già ricoperta per oltre 30centimetri.
Tre o quattro abitati sonocompletamente attraversati dalle acque e 150 case sono rimasteisolate; i terreni hanno subito danni considerevoli.
Varie famiglie sono bloccate dallapiena.
Si ha notizia da follonica che unviolento fortunale ha distrutto numerosi villaggi.
Molte famiglie sono rimaste senza tettoe sono state costrette ad abbandonare la zona per porsi in salvo.

 

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Meteo Sincero

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