Editoriali — 02 Settembre 2013

Un’estate “normale” dà diritto all’extra-bonus di un autunno da manuale? Non è detto. A parere dell’attuale andamento degli indici climatici mondiali sembra comunque che l’autunno appena iniziato non abbia intenzione di mettere sul piatto particolari anomalie.

Queste anomalie spesso prendono forma lontano, quale risultato di complessi processi fisici in seno agli scambi di calore tra le varie latitudini e all’interazione tra oceani e atmosfera. Di queste ultime quella più conosciuta è la relazione che lega il ciclo dell’ENSO, che comprende i noti fenomeni di Niño e Niña, alle vicende atmosferiche in progressione verso l’Europa.

Anche se a parere di recenti studi questa influenza di Niño e Niña sulle vicende atmosferiche sembra aver perso tutta l’importanza che gli si era attribuita negli anni passati, rimane comunque un punto di riferimento e di verifica. Per questo motivo siamo andati a vedere cosa ci combina il Pacifico tropicale e cosa abbiamo scoperto?

Abbiamo constatato anzitutto che il Niño, ovvero l’anomalo riscaldamento delle acque superficiali dell’oceano Pacifico tropicale, ha tentato varie volte di rimettersi in moto, ma con scarso successo. Al suo posto si conferma una fase neutra prevista quasi all’unanimità dai modelli, con scarti delle temperature oceaniche non superiori a 0,5-0,8°C (nel grafico qui a fianco le previsioni probabilistche riferite al settore occidentale del Pacifico). Le influenze sul tempo di casa nostra, evidenti solitamente dopo 3-4 mesi in caso di forti anomalie, risulteranno pertanto limitate, se non addirittura assenti.

La controprova ci viene dall’interpretazione dei prodotti stagionali elaborati dalla NOAA, secondo i quali sull’Italia il trimestre che abbraccia ottobre, novembre e dicembre sarà con il 65% di probabilità complessivamente in linea con le medie pluviometriche stagionali, con un piccolo deficit al nord nel mese di ottobre, ma con successivo recupero a novembre. Per quanto concerne le temperature troviamo un trimestre che per il 55% di probabilità risulterà leggermente più fresco della norma, con particolare riferimento a ottobre e dicembre (vedi figura in alto). Scarti comunque decisamente contenuti.

Un autunno insomma che risentirà appena del debole Niño e che pertanto correrà, almeno dal punto di vista dell’ENSO, sui binari di una salutare normalità.
Leonardo.meteolive.it__057133___2

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