Riportiamo questo Articolo di Aldo Meschiari reperito su Facebook
Meteo estremo. Ritorno del Burian in Europa nella seconda metà di marzo
*Lo scenario meteorologico*
Prima di tutto va sottolineato che stiamo parlando di una ipotesi di lungo termine, ovvero a circa sette giorni di distanza. Il grande sconquasso emisferico determinato dal potente Stratwarming di febbraio non ha certo finito di influenzare lo scenario barico, anche euro-atlantico. Da tempo infatti andiamo dicendo che ci si aspetta un’altra zampata fredda sull’Europa entro il mese di marzo. Ora anche i modelli fisico-matematici iniziano a inquadrare l’evento.
*Terza decade di marzo: nuova irruzione gelida sull’Europa*
Stando quindi alle analisi accurate dei principali modelli meteorologici, con particolare riguardo ai due più performanti, ovvero GFS e ECMWF, appare probabile che nel corso della terza decade di marzo una nuova pulsazione verso nord dell’onda subtropicale atlantica possa far scivolare verso sud una seconda colata gelida proveniente dal vortice polare.
Per ora le aree più colpite sembrerebbero essere la Scandinavia, l’Europa centro-orientale, sino alle vicine Austria, Repubblica Ceca e Germania. Se osserviamo la ECMWF a 850 hPa del 18 marzo, noteremo isoterme a 850 hPa di tutto rispetto per la stagione, anzi da record: valori prossimi ai -20°C sulle Repubbliche Baltiche, ai -15°C sulla Repubblica Ceca, ai -10°C sul confine austriaco-italiano.
*E l’Italia?*
Naturalmente la prudenza in questi casi è d’obbligo.
Il prestigioso modello europeo ECMWF vede un parziale coinvolgimento dell’Italia, con l’ingresso di isoterme a 850 hPa molto basse per la stagione, *ma si tratta per ora solo di un’ipotesi.*
Nei prossimi giorni potremo capire meglio la portata di questo evento e il possibile coinvolgimento dell’Italia.