La notizia della recinzione e del ripristino di controlli al confine da parte dell’Austria preoccupa non poco il primo cittadino: “Il Brennero come Idomeni o Calais? Bisogna prepararsi a tutto”
L’Austria fa sul serio. Ci dispiace moltissimo perché il Brennero è un paese aperto ed europeo, da diciotto anni vive senza un confine, vive come un paese di passaggio dove la gente d’Europa si incontra”.
Franz Kompatscher è il sindaco di Brennero, un comune di circa 250 abitanti. La notizia della recinzione e del ripristino di controlli al confine da parte dell’Austria lo preoccupa, per tutte le conseguenze che comporta sul territorio che amministra: dall’ingorgo di Tir sulle strade alla possibilità che Brennero diventi come Idomeni o Calais.
Ma di certo la gestione dei migranti non è una novità. Ad assistenze brevi, da un pasto caldo a un pernottamento, sono abituati da tempo da queste parti. “Sono stati 27mila i migranti assisiti qui l’anno scorso, e tremila nei primi tre mesi di quest’anno lo sviluppo che vediamo sul Mediterraneo mi fa dubitare sul fatto che la situazione oggi possa essere diversa”, ha spiegato sconsolato.
Fonte Today

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