05-05-2016 – Salve a tutti, eccoci nuovamente insieme per un aggiornamento maggiormente dettagliato dell’evoluzione del tempo per i prossimi giorni, con particolare riguardo alla prima parte della prossima settimana, quando viene confermato un importante peggioramento nelle regioni italiane che, secondo le ultime proiezioni, potrebbe coinvolgere praticamente quasi tutti i settori della penisola.
Per capire cosa stia succedendo allarghiamo lo sguardo della consueta analisi satellitare, comprendendo oggi anche il vicino Atlantico, perchè è da lì che arriveranno le novità che condurranno a un cambiamento sostanziale del tempo rispetto al quadro attuale, il tutto splendidamente raffigurato nell’immagine satellitare visibile in falsi colori (fig.1)
fig.1
La fig.1 in sembra in apparenza alquanto complessa nelle illustrazioni, ma la sostanza dell’analisi grafica può essere riassunta tramite la contrapposizione di due grandi figure bariche:
1) A ovest (in sinistra) è presente la grande circolazione atlantica, con le perturbazioni che fanno perno attorno alla depressione islandese, appendice del VP, e che (freccia rossa in basso), si apprestano ad alimentare con aria fredda e instabile la depressione (goccia fredda) sulla penisola iberica (falla iberico marocchina).
2) A est (destra) è presente il blocco altopressorio che dall’Africa spinge aria calda verso nord e che nei prossimi giorni assumerà sempre più forza nell’Europa centrosettentrionale, impedendo il transito delle perturbazioni Atlantiche (blocco), costrette ad affondare a ovest delle coste portoghesi.
In realtà, è presente una terza figura nell’estremità destra della carta, rappresentata dal una goccia fredda balcanica, che genererà ancora qualche temporale in Appennino nel pomeriggio, ma che andrà perdendo importanza nei prossimi giorni.
Molto più importante sarà invece la contrapposizione delle figure descritte nei punti 1 e 2, che rappresenterà il leit motiv dell’evoluzione meteorologica del tempo in Europa per almeno un settimana. Nei prossimi giorni infatti la goccia fredda iberica sarà continuamente alimentata dalle perturbazioni atlantiche, che la rinvigoriranno, generando precipitazioni frequenti nel Mediterraneo occidentale, tra Spagna e coste del Mediterraneo francese, avvicinandosi molto lentamente alle regioni italiane a iniziare dal nordovest.
Per capire i tempi del peggioramento nelle regioni italiane, ecco tre carte molto indicative con la visione delle correnti a getto, ovvero dell’intenso fiume d’aria nell’alta troposfera, che rappresenta la guida per le perturbazioni Atlantiche. Nella prima immagine, riferita a sabato mattina, la saccatura è entrata nel Mediterraneo e invia inizia a spingere nuvolosità ai confini italiani (freccia verso l’alto, ramo ascendente, fig.3).
fig.3
Nella seconda immagine, riferita a Domenica sera (fig.4), la saccatura non ha compiuto molti progressi, ma i corpi nuvolosi sono spinti con più vigore verso il nordovest italiano dal ramo scendente del getto (striscia arancione) e, pertanto, il tempo peggiora ulteriormente al NW, mentre nel resto d’Italia è soleggiato è piuttosto caldo, con temperature quasi estive al sud (fig.4).
fig.4
Proseguendo nell’analisi, martedì sera il ramo ascendente del getto è entrato pienamente nel Mediterraneo e le nuvole e i fenomeni interessano tutto il nord e le regioni tirreniche, sebbene le piogge più intense riguardino ancora il nordovest, con fenomeni anche intensi (fig.5).
fig.5
Da questo punto in poi inizia la fase più acuta del peggioramento, ecco la saccatura, in fase distacco dal flusso Atlantico, avanzare verso est, con il centronord sotto il maltempo nella giornata di mercoledì (fig.6)
Ed ecco, secondo gli ultimi aggiornamenti, che, a seguire, una intensa perturbazione mediterranea potrebbe interessare anche il centrosud nella giornata di giovedì prossimo, con piogge e temporali anche intensi e una vasta depressione che interessa buona parte dell’Europa (fig.7).
fig.7
Ovviamente simili dettagli possono cambiare, ma è indicativo che le proiezioni riguardanti le precipitazioni previste dal modello americano, ma anche da quello europeo, vedano sempre accumuli davvero considerevoli su molte regioni italiane, in particolare oggi anche nelle centrali e, con costanza, nell’arco alpino, specialmente il nordovest (fig.8).
fig.8
Un po’ inquietante la previsione del modello americano per i prossimi 15 giorni; con tutte le approssimazioni del caso, il Mediterraneo centrale e tutte le regioni italiane sembrano dover essere soggetto a costante presenza di correnti meridionali, cariche di piogge anche molto intense in alcuni casi che, in virtù del periodo considerato, dovrebbero privilegiare comunque di settori interni, specialmente quelli a ridosso dei rilievi.
Come annunciato, seguiremo con attenzione tale evoluzione, restate sintonizzati su questi editoriali, la primavera diventa sempre più vivace.
Ciao ciao
Ilario Larosa (meteogeo)