Si apre un’altra settimana all’insegna di temperature al di sopra della media. Una differenza che negli ultimi tempi, sembra non accontentarsi più dei canonici 2-3°C, che sarebbe già molto considerata la persistenza della situazione, ma pare voler passare di grado e alzare l’asticella fino a 4-5°C.
Questa sarà l’anomalia media della temperatura in Italia nel corso dei prossimi sette giorni, la maggior parte della quale verrà scritta fino a giovedì 7 aprile, prima di una possibile “rinfrescata”, evenienza di cui abbiamo trattato in questo approfondimento.
Volendo scendere un po’ più nel dettaglio notiamo che al nord il campo delle temperature nei bassi strati è previsto attestarsi su valori più miti del normale sino a 3-4°C, mentre sul resto del Paese lo scarto medio sarà tra 5 e 6°C, ma anche qualcosa di più temporaneamente, specie sulle regioni estreme e in Sardegna.
Questa situazione è dovuta alla persistenza di correnti meridionali di recente origine nord-africana, correnti che trasportano aria calda prelevata dal deserto del Sahara e che andranno poi a confluire entro un centro di bassa pressione che si posizionerà tra la penisola Iberica e l’entroterra algerino. Quest’ultimo se ne starebbe anche stazionario sul posto, vista l’azione di blocco profusa dal campo anticiclonico posto a valle (sull’Europa orientale), ma verrà probabilmente sbloccato, come dicevamo all’inizio, dall’inserimento di correnti più fresche atlantiche.
Queste ultime però, a loro volta, si accompagneranno al possibile approssimarsi di una nuova saccatura, la quale poi potrebbe infilarsi ancora una volta entro il pozzo iberico-algerino riportandoci al punto di partenza. Ne parleremo nei prossimi aggiornamenti.
Luca Angelini per Meteoservice.net
zeta
Cosa rende le estati europee sempre più pazze con il procedere degli anni? Proviamo a dare una spiegazione. Il blocco alto pressorio occidentale pur svolgendo il suo compito vede vanificato ogni sforzo dato che i fronti atlantici deviati verso nord tornano indietro verso l’Europa centrale. La causa potrebbe essere in una forte corrente ascensionale prodotta da potenti centrali termiche la quale da nord richiama instabilità e da sud forti alte pressioni che invadono il mediterraneo. La parola agli esperti del settore.