Quel dicembre del 2008 è ancora ben fisso nella mente di chi, lungo le Alpi, ha vissuto i lunghi mesi invernali alle prese con nevicate eccezionali. Secondo alcuni modelli stagionali anche il prossimo inverno potrebbe rivelarsi generosoRicordate le nevicate record che nell’inverno del 2008 ammantarono le Alpi e raggiunsero perfino la pianura piemontese? I tetti sfondati dal peso nelle stazioni sciistiche del Cuneese, spalatori in bilico sulle grondaie in alcuni paesi di fondovalle della veneta val Zoldana, rifugi alpini che sono emersi solo a maggio inoltrato in val Formazza. Dopo la penuria dell’inverno precedente, sembrava che la natura avesse giocato in quel memorabile inverno del 2008-2009 tutte le carte dell’autocompensazione.
Ma se scientificamente il principio della compensazione, così come lo intendiamo nel nostro discorso, non ha alcuna dimostrazione e quindi tantomeno può essere utilizzato a fini prognostici, certamente possiamo guardare avanti grazie all’unico strumento scientificamente disponibile, quello delle proiezioni stagionali.
E allora cosa ci dicono queste proiezioni? Prendendole con le dovute cautele abbiamo comunque notato che diversi centri di calcolo hanno posto l’attenzione sui prossimi mesi di dicembre e gennaio. A tal proposito pare possibile che sull’intero territorio europeo, Italia compresa, le temperature risulteranno con molta probabilità più basse della norma, e questo su varie quote atmosferiche.
Abbiamo allegato qui a fianco alcuni responsi, giusto per farci un’idea del discorso. Ora i molti appassionati “nivofili” che ci leggono si fregheranno già le mani per l’attesa. Noi, pure appassionati ma per dovere assolutamente imparziali, attendiamo tempi di previsione più ragionevoli per sbilanciarci.