Riprendiamo e riportiamo questo INTERESSANTE outlook sulle future Ipotesi Invernali dagli amici di Meteodue.it
Ebbene sì, in un tranquillo giorno “qualsiasi” ci sbilanciamo pesantemente sul possibile ritorno in grande stile di freddo e neve sull’Europa e sulla nostra Penisola nel corso del prossimo Inverno.
Considerato che non parliamo mai a sproposito e che non siamo impazziti, vediamo quali sono
gli elementi che ci stanno facendo propendere per questa ipotesi, che siamo sicuri molti appassionati
accoglieranno con piacere ed altri un pò meno….
SOLAR ACTIVITY: In questi ultimi mesi l’attività della nostra stella è andata incontro ad un drastico
calo, evidenziando una condizione similare al periodo 2004-2011:
Gli Inverni 2011-’12 e 2012-’13 sono stati caratterizzati ancora da un Vortice Polare disturbato anche in seno ad un certo feedback ed inerzia circolatoria, in seguito nel 2013 c’è stato un picco di forte attività solare ed il cambio di segno della PDO, espressione di una rinnovata tensione zonale a livello emisferico:
Tutto ciò ha avuto ripercussioni sulla Brewer & Dobson circulation, indice che rappresenta l’equilibrio termodinamico tra Poli ed Equatore.
Vediamo allora le differenze per ciò che riguarda le anomalie Geopotenziali, tra il periodo 2004-’11 e 2013-’15:
Ed ecco che infatti notiamo un calo nell’attività della BDC ed una rinnovata tensione zonale . La differenza sta anche nella diversa modulazione del train waves, che, in questi ultimi anni, ha visto una buona intrusività della Wave1 ed una marcata divergenza della Wave2. La positività della NAO ha impedito più volte il break down del Vortice Polare Stratosferico, talvolta anche per un soffio (Inverno 2014-’15 ndr).
L’Inverno 2016-’17 vedrà l’insorgenza di una Nina, come non capitava dalla stagione Invernale 2011-’12, evento che potrebbe andare a smussare le anomalie anche sul centro-nord dell’Oceano Pacifico, collocando i valori della PDO in territorio vicino alla neutralità ed indebolendo la depressione Aleutinica. La variazione di segno della Quasi Biennial Oscillation, che nei prossimi mesi virerà in territorio negativo, andrà a generare un intreccio teleconnettivo favorevole ad una accelerazione della Brewer & Dobson circulation, gettando le basi per un primo importantissimo step:un Vortice Polare debole e facilmente deformabile dalle spinte dinamiche delle onde Planetarie.
Proprio sulla base di ciò, ci aspetteremmo un deciso incremento dello snow cover nel corso del mese di Ottobre, a testimonianza di un gradiente zonale tendente alla negatività.
Ed ecco che quanto non è andato in porto nell’Inverno 2014-’15 , potrebbe farlo la prossima stagione Invernale, con un collassamento del Vortice Polare tutt’altro che improbabile, favorendo l’innesco di alcune significative ondate di aria fredda e neve anche sulla nostra Penisola.
FONTE: www.meteodue.it
Vittoria Bartolini
Io un ti piace te lo srivo ma la neve mica tanto a dire cosi”non mi stai facendo mica un regalo (ciao)
Elena Pollo
No per favore…non iniziamo che poi a vedere freddo e neve…per la legge della sf..a arriva solo caldo!!!?
Meteoservice.net: è TEMPO di cambiare
… e su questo.. mettiamo da parte la scienza..e ti diamo ragionee!! 😉
Genny Paganin
Iniziamo. Deve ancora fare autunno e stiamo già parlando di modelli fantascientifici… ogni modello và preso per settimana in settimana
Meteoservice.net: è TEMPO di cambiare
è un outlook…
Giampiero Glorioso
Speriamo che ai ragione