ANCORA MALTEMPO NEL WEEKEND: Purtroppo non possiamo fare altro che confermare la presenza di una pericolosissima perturbazione afromediterranea che si posizionerà vicino alla Sardegna e coinvolgerà in maniera diretta tutto il Centro-Sud con fenomeni anche abbastanza violenti, tutto accompagnato da un rialzo termico che farà sciogliere la neve a bassa quota. Il peggioramento è destinato a prendere forma già dalla giornata odierna con i primi fenomeni concentrati sulle due Isole Maggiori.
LE ZONE PIU’ A RISCHIO: Sicuramente il Centro-Sud risulterà il più interessato dal vortice, e le zone maggiormente esposte a questo tipo di circolazione senz’ombra di dubbio saranno: le due Isole l’Abruzzo la Calabria, in maniera più attenuata il maltempo colpirà la Puglia, Basilicata l‘Abruzzo ed il Molise con nuove nevicate se pur oltre i 1000 metri. Occhio al pericolo dunque degli allagamenti su queste zone appena citate. Come già detto le temperature sono destinate verso un rialzo termico, in quanto la perturbazione almeno inizialmente richiamerà aria ben più mite direttamente dall’Africa.
SOPPRESSE PER IL NORD-OVEST: Infatti la perturbazione provocherà copiose nevicate al Nord-Ovest soprattutto sul Basso Piemonte, entroterra ligure e sull’Emilia. Per il resto del Nord non ci aspettiamo nessun fenomeno degno di nota, con cieli per lo più soleggiati.
OCCHIO AL FREDDO CHE POTREBBE LAMBIRE LE ADRIATICHE: Sono molte ancora le incognite circa il tred per fine Gennaio, ma per molti giorni i modelli intravedono l’avvicinarsi di un pericolosissimo vortice gelido all’Italia, e lambire le zone adriatiche e il Sud dove sicuramente ritornerà il freddo. Ma od oggi non ci sono possibilità di vedere nuove nevicate, in quanto il vortice subirebbe un spostamento troppo ad Est.
GRANDI MANOVRE PER FEBBRAIO? Stiamo monitorando le dinamiche atmosferiche, dinamiche che sembrano suggerire grandi manovre invernali per il mese di Febbraio, ad ampio spettro ciò significa che eventuali coinvolgimenti per la nostra penisola si capiranno man mano con l’avvicinarsi dell’evento. Ad oggi non possiamo escludere una nuova irruzione gelida entro la prima decade del mese prossimo.