Editoriali — 27 Luglio 2016

Tra un’ondata di caldo africano e una passata temporalesca cerchiamo di spingerci oltre per analizzare il prossimo inverno.

L’ultimo inverno quello del 2015 è stato mite colpa del surriscaldamento anomalo delle acque del Pacifico il così detto Nino, è questo fenomeno a sconvolto il clima dell’intero pianeta “regalandoci un NON INVERNO”.

Se lo scorso anno è stato caldo per colpa del Nino, quest’anno si presume che quest’inverno possa essere freddo per colpa della Nina, ovvero l’anomalo raffreddamento delle acque del Pacifico, fenomeno che per la sua intensità che fino ad oggi viene vista moderati può influire sul clima mondiale.

Ma non bisogna basarci solo su questo fenomeno, in quanto non è detto che possa influire in maniera diretta sul clima europeo, infatti i vari effetti termici-atmosferici possono portare a indici di AO e NAO più positivi e dunque un vortice polare più forte che non permette un dislocamento del vortice stesso dalla propria sede.

La strada è ancora lunga e dunque non possiamo sbilanciarci di molto sulle conseguenze che può portare il fenomeno Nina, ma una buona però possiamo dirla, la nostra stella sembra molto fiacca e ciò può portare ad un raffreddamento del nostro pianeta ad una eventuale stagione fredda e nevosa.

La combinazione QBO-, minimo solare e NINA, sotto fattori che indicano una stagione fredda e nevosa indipendentemente dall’intensità, ad oggi non siamo in grado di approfondire meglio e dunque vi invito a seguire gli aggiornamenti.

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Massimo Centra per www.meteoservice.it

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