24-04-2016 – Salve a tutti, irruzione artica in piena azione nel Mediterraneo centrale e sull’Italia, mentre il nocciolo più intenso si sta addossando oltralpe, pronto a riversarsi dal Rodano ma soprattutto dalla porta di Bora nel pomeriggio (fig.1)….
fig.1……
Dalla fig.1 si evincono chiaramente le modalità con cui il massiccio afflusso artico stia entrando nel Mediterraneo. Lo sbarramento alpino, in tal senso, gioca un ruolo fondamentale nel dirottare la colata ai lati della struttura stessa e, pertanto, tutto il nordovest e parte delle coste centrali tirreniche risultano fori dai fenomeni e dalla nuvolosità. Molto peggio sta andando su buona parte del nordest ma soprattutto in Emilia Romagna, dove le piogge sono diffuse e il freddo si fa sentire, con temperature intorno 12-13° C in pieno giorno. Forte instabilità nei settori interni delle regioni centrali e sulla Campania e Calabria tirreniche, investite da forti venti di maestrale. Le previsioni derivanti dal tale configurazione a scala sinottica sono pertanto abbastanza lineari, ben individuate dal modello LAMMA fino alle 12:00 di Lunedì, con rovesci diffusi tra Emilia Romagna, tutto il versante Adriatico, quasi tutte le regioni centrali, la Campania e la Calabria tirreniche (fig.2).
fig.2
Le temperature continueranno a scendere nelle prossime 24 h, raggiungendo i valori minimi proprio nella mattinata di lunedì, con l’irruzione fredda nella sua fase più intensa e le nevicate sui versati orientali della catena appenninica a quote intorno 600 m nell’Appennino emiliano, tra i 700 e i 1000 m in quello centrale passando dalle Marche all’Abruzzo al Molise (fig.3).
fig.3
Con la giornata di lunedì si concluderà quindi l’attuale fase perturbata e molto fresca in atto, ma gli assetti barici a scala europea non muteranno; ecco la spettacolare configurazione a omega blocking prevista dal modello americano per martedì; ancora split del VP centrato nel continente europeo, con coinvolgimento del nord Italia nella fase fredda che sta caratterizzando l’Europa centrale (fig.4).
fig.4
Ciao ciao
Ilario Larosa (meteogeo)