Riportiamo da Pierangelo Perelli
Nelle ipotesi di una maggiore o minore apertura della porta occidentale al cammino antizonale del nucleo siberiano il modello canadese è tra quelli più favorevoli ad una azione più diretta ed autonomamente ciclogenetica in mediterraneo del nucleo. In altre parole delinea la situazione più fredda ed instabile, con il vortice freddo in quota in frenata, rotazione, e discesa dalla francia sul ligure-tirrenico. Prefigura, ovvero, una settimana da brivido, con aria freddissima ed instabilità marcata e marcatamente di tipo invernale sul centro-nord. Da considerare che l’ultimo run di ECMWF gli somiglia ma descrive una situazione meno drastica, con la conferma della fase decisamente fredda ma con una maggiore apertura al richiamo di correnti umide oceaniche e con aggancio deciso di depressione ad ovest. Ancora più favorevole alla fuga del nucleo verso l’atlantico l’emissione di GFS, che vede il nucleo siberiano più alto di latitudine e meno deciso ad interessare l’italia in un modo particolarmente diretto ed intenso. Si tratta di differenze tra i modelli non trascurabili e descrittive di situazioni, si invernali e fredde, ma anche ben differenti tra loro, per la durata del freddo, per il livello delle temperature e per il tipo e la consistenza delle precipitazioni eventuali. La situazione rimane ben interessante e tutta da scoprire e da vivere…