ROMA – Entro la fine del secolo in Italia i termometri potrebbero segnare fino a 5 gradi in più. È quanto emerge dal rapporto “Il clima futuro in Italia” dell’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra), che presenta un’analisi delle previsioni del clima nel Belpaese nel corso del XXI secolo. Stando allo studio, in uno scenario ottimistico le temperature medie in Italia saliranno tra 1,8 e 3,1 gradi centigradi, mentre in uno scenario ottimistico l’aumento è stimato fra 3,5 e 5,4 gradi. Il cambiamento si farà sentire soprattutto in estate, con variazioni a fine secolo comprese tra 2,5 e 3,6 gradi nello scenario ottimistico, e tra 4,2 e 7 gradi nello scenario pessimistico.
Tutti i modelli climatici, spiega l’Ispra, sono concordi nell’indicare una riduzione dei giorni con gelo e una crescita di notti tropicali, giorni estivi e onde di calore. Le notti tropicali sono previste in consistente incremento: in circa un secolo, l’aumento previsto va da un minimo di 15 giorni nello scenario ottimistico fino a un massimo di 59 giorni in quello pessimistico. I giorni con gelo invece, potrebbero essere tra i 10 e i 39 in meno all’anno. Nel contempo si prevede un marcato aumento dei giorni estivi, da 19 a 56 in più.
L’Ispra ha diffuso contestualmente anche il rapporto “Gli indicatori del clima in Italia nel 2014”, da cui emerge che il valore della temperatura media nel 2014, con +1,57 gradi, è stato il più elevato dell’intera serie dal 1961, ben superiore al 1994 e al 2003 che avevano segnato i record precedenti. L’aumento ha interessato l’autunno, l’inverno e la primavera che l’estate, ed è stato più marcato al Nord (+1,93 gradi) rispetto al Centro (+1,63) e al Sud (+1,24). Le precipitazioni cumulate annuali del 2014 sono state complessivamente superiori alla media climatologica del 13% circa.
Fonte: ansa.it