Editoriali — 27 Marzo 2016

Durante la celebrazione della messa, la notte prima della domenica di Pasqua, è consuetudine in Grecia lanciare fuochi d’artificio, ma niente è tanto spettacolare quanto l’evento che si svolge a Vrontados, sull’isola di Chios. Rouketopolemos, letteralmente guerra di razzi, è la tradizionale manifestazione che si svolge ogni anno in occasione della Pasqua Ortodossa, e che vede fronteggiarsi due gruppi di persone, appartenenti a due parrocchie rivali. Migliaia di razzi artigianali vengono sparati dai contendenti, con l’obiettivo di colpire la campana della chiesa avversaria.

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La battaglia dei razzi a Chios 02Le due chiese rivali sono Agios Markos e Panagia Erithiani, costruite su due colline, a una distanza di circa 400 metri una dall’altra. I colpi arrivati a segno sono conteggiati il giorno successivo, per determinare il vincitore, ma non si raggiunge mai un verdetto condiviso, cosicché entrambe le parrocchie si impegnano a regolare i conti l’anno successivo, perpetuando la rivalità.

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La battaglia dei razzi a Chios 07Le chiese, e le abitazioni circostanti, devono essere protette da fogli e reti di metallo, e molti degli abitanti sarebbero favorevoli ad una cessazione di questa stravagante ostilità, che però rappresenta una significativa fonte di reddito, grazie ai numerosi turisti che si recano sul luogo solo per assistere alla esplosiva manifestazione. Pare che l’evento sia nato durante la dominazione ottomana, durante la quale erano proibite le celebrazioni cristiane. Gli abitanti del villaggio adottarono lo stratagemma della finta battaglia per tenere lontani i turchi, e poter officiare il rito pasquale.

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Fonte Vanillamagazine

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