Oggi il sopralluogo del perito nominato dalla procura. I residenti intanto chiedono la bonifica e messa in sicurezza dello stabile“

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RESIDENTI SFOLLATI – Lungotevere Flaminio continua ad essere chiuso e presidiato. Nella giornata di ieri paura per la caduta di calcinacci dai piani interessati al crollo. Un episodio che non fa altro che accrescere la paura tra i residenti sfollati. Molti stazionano nei pressi del teatro Olimpico, a guardare la scena che ha portato loro via la casa. Qualcuno, accompagnato dai vigili del fuoco, sale a turno a prendere i propri effetti personali. La paura, praticamente di tutti, è che il peso dei calcinacci e la struttura ormai non più integra, possano causare un crollo definitivo degli apparmanenti. Ecco perché è stata richiesta la bonifica e la messa in sicurezza. Per ripulire da calcinacci e detriti la spesa richiesta è di 100.000 euro, fa sapere l’amministratore di condominio. Più complicata la messa in sicurezza per la quale occorrerà il via libera della Procura.

LE INDAGINI – Oggi un ingegnere nominato dal tribunale effettuerà un sopralluogo. C’è da stabilire cosa abbia provocato il crollo. Al momento l’ipotesi più probabile è una concausa, derivante dai lavori effettuati al quinto piano e dal peso eccessivo delle piante posizionate al sesto piano. Queste ultime erano state oggetto anche di un esposto da parte dei residenti e il prossimo 3 febbraio si sarebbe dovuta tenere un’assemblea proprio per discutere del problema. Per quanto riguarda i lavori del quinto piano secondo quanto si apprende sarebbero stati regolarmente comunicati. Il deposito della richiesta è avvenuto una settimana fa e subito dopo si è partiti con la ristrutturazione. E’ da capire se il progetto fosse a norma di legge e se i lavori abbiano in realtà eliminato un pilastro o un muro portante della struttura.

TEATRO OLIMPICO – Resta chiuso anche il teatro Olimpico che al momento è stato costretto a sospendere tutti gli spettacoli in programma. Le varie produzioni stanno cercando sistemazioni alternative, ma al momento non è stata trovata una soluzione.

Fonte RomaToday