L’ondata di caldo che sta per colpirci, la seconda in una settimana, verrà scalzata dall’irruzione di una depressione nord atlantica inseribile in modifiche sostanziali al quadro barico continentale. Le ultime interpolazioni modellistiche indicano un lungo termine all’insegna del fresco e dell’instabilità.
I temporali primaverili:
il graduale passaggio dalla primavera alla bella stagione è sfociato in sbalzi termici impressionanti. Siamo passati dalla prima, eccezionale ondata di caldo sahariano al fresco e ai temporali atlantici. Temporali che, dati i contrasti termici in essere, hanno prodotto precipitazioni localmente violente e la comparsa di frequenti grandinate. In qualche caso abbiamo assistito a veri e propri nubifragi e la dimensione dei chicchi di grandine ha prodotto danni in varie parti d’Italia.
Ancora caldo:
la scorsa settimana, focalizzando l’obbiettivo sulle cause del rapido peggioramento, ci soffermammo varie volte sul cambio di collocazione dell’Alta Pressione. Non uno smantellamento, bensì una ricollocazione in attesa del momento più propizio al secondo assalto. Il momento è giunto in men che non si dica, sfruttando il nuovo scivolamento ciclonico sull’Atlantico portoghese. Ed eccola, l’Alta Africana, ripresentarsi sul Mediterraneo centro occidentale pronta a consegnarci nelle mani di un’altra ondata di caldo tipicamente estivo.
L’anomalia termica:
se non avessimo già avuto le temperature record della scorsa settimana, la seconda ondata di caldo avrebbe assunto connotati a dir poco rilevanti. Le isoterme a 850 hPa dovrebbero raggiungere, a cavallo tra mercoledì e giovedì, picchi di 20°C nelle regioni di ponente. A livello del suolo ci aspettiamo temperature massime superiori a 35°C e localmente si potrebbero raggiungere picchi sino a 37-38°C. Un’anomalia termica poderosa, con scostamenti dalle medie del periodo di oltre 10°C.
Sbalzi termici da capogiro:
osservando l’andamento del profilo termico peninsulare si rimane senza parole. In appena 24 ore registreremo un autentico tracollo delle temperature, che dai valori ben al di sopra delle medie stagionali si orienteranno su valori inferiori alla norma. Su molte regioni perderemo oltre 15°C e il fresco – date le condizioni termiche di partenza – verrà percepito maggiormente.
Brusca sterzata primaverile:
l’analisi modellistica comparata evidenzia un cambio di rotta sostanziale. Le pesanti variazioni bariche continentali potrebbero spalancare le porte ad un periodo caratterizzato da frequenti incursioni instabili nord atlantiche.
Focus: evoluzione sino al 24 maggio 2015
Sino a giovedì avremo condizioni di tempo stabile, soleggiato e piuttosto caldo. Proprio la giornata di giovedì dovrebbe risultare la più calda in assoluto, almeno al Centro Nord, ma occhio alla comparsa dei primi violenti temporali lungo l’arco alpino perché cenno inequivocabile del cambiamento imminente. Cambiamento che avverrà con foga nelle successive 24 ore, ovvero quando subentrerà l’aria fresca nord atlantica e con essa i temporali.
Temporali che gradualmente si propagheranno verso sud, associandosi ad un calo termico imponente. Ed è così che potrebbe aprirsi un periodo relativamente fresco e moderata instabile, destinato a quanto pare a traghettarci verso l’ultima decade di maggio.
Evoluzione sino al 29 maggio 2015
Ultima decade che potrebbe proporci condizioni di spiccata variabilità primaverile, alternando gradevoli giornate di sole a passaggi instabili di una certa consistenza o comunque a frequenti manifestazioni temporalesche tipicamente stagionali.
In conclusione.
Primavera che, sulle orme delle scorse settimane, continuerà a mostrarci quei connotati di estrema variabilità meteo-climatica tipici delle stagioni transitorie.
Fonte Meteogiornale.it