14-11-2015 – Salve a tutti, consueto aggiornamento modelli, in una mattinata funestata da eventi luttuosi, la cui trattazione, troppo delicata, esula però dal presente contesto, di carattere ludico-scientifico.
Viceversa, i modelli propongono anche oggi evoluzioni molto interessanti per la fine del mese, con il Vortice Polare che continua a dare segnali d’instabilità, dopo la pulsazione in prima armonica di questi giorni, con picco di AO (Artic Oscillation) giunto a +4., segnale di una notevole compattezza del VP stesso.
Per adesso però, poco o nulla è cambiato nel territorio italiano, dominato da una imponente figura altopressoria, il cui centro motore si è spostato più a ovest questa mattina, nel Mediterraneo occidentale (fig.1)
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fig.1
Una perturbazione Atlantica sta sfiorando i Balcani questa mattina, mentre sul suolo italiano si fa sempre più estesa la copertura nuvolosa, composta da nubi medio basse su buona parte del territorio peninsulare. In Pianura Padana predominano le nebbie, ora fitte e diffuse dalla Lombardia alle coste adriatiche. Tutto ciò rappresenta l’inevitabile conseguenza del permanere della campana altopressoria sulle nostre teste, che impedisce i moti convettivi (dal basso verso l’alto) e favorisce il ristagno di umidità (e inquinanti) nei bassi strati.
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A scala emisferica in realtà, le cose cambieranno abbastanza presto, ma le conseguenze nel territorio italiano non saranno immediate. Già nelle carte a 120 h (metà prossima settimana) di tutti i modelli, la struttura del VP appare sotto attacco da parte delle tre principali onde troposferiche (H1,2,3), che ne deformano i contorni (fig.2).
fig.2
Dalla fig.2 si vede l’azione del blocco russo-siberiano (H3) che, di concerto con le altre spinte altopressorie (H1, aleutinica, H2, azzorriana e un promontorio temporaneo e inusuale nel Labrador), may buy cialis online buy cialis online taken only once a. keep the medication … costringono la struttura del VP a direzionare (split) un lobo freddo verso l’Europa.
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Successivamente, in sole 48 h, l’anticiclone delle Azzorre riprende pieno possesso dell’Atlantico, inglobando la struttura canadese in pieno Atlantico (fig.3)
fig.3
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Tale azione sarà quindi il punto di partenza per l’innesco di una pronunciata saccatura artica diretta verso il Mediterraneo il prossimo week-end (fig.4).
fig.4
fig.4
La saccatura descritta è vista da tutti i modelli che comprendono tale lasso temporale nelle previsioni, ecco il modello europeo (fig.5).
fig.5
Ed ecco quello canadese, che addirittura vede una destrutturazione quasi completa del VP, con una serie di lobi in distacco dalle regioni polari, tra cui il più importante diretto proprio verso l’Europa (fig.6)……..
fig.6
In quest’ultimo caso, lo spostamento del nucleo gelido dalle regioni artiche verso latitudini più temperate sarebbe davvero massiccio, con un peggioramento duraturo del tempo anche nel Mediterraneo. La differenza tra i tre modelli mostrati è proprio in tale dettaglio; ovvero, nel permanere o meno di un assetto compatto del VP dopo la partenza del’ondulazione azzorriana in Atlantico (H2). In linea di massima, più si indebolisce il VPT, con svuotamento dei geopotenziali (aumento della pressione) nelle regioni polari, maggiore e più duraturo sarà il peggioramento nelle nostre regioni, con piogge frequenti e nevicate a quote sempre più basse sui rilievi nella terza decade di Novembre.
Il modello americano, come sempre l’unico che si spinge fino alla fine del mese come range previsionale, evidenzia comunque una seconda ripartenza dell’anticiclone delle Azzorre verso nord in Atlantico, con nuova saccatura in azione alle porte del Mediterraneo, segnale di una grande vivacità dell’onda atlantica (wave 2, fig.7)
fig.7
Proprio su tale contrapposizione potrebbero giocarsi le sorti del tempo nelle nostre regioni alla fine del mese; ovvero, tra la grande spinta evidenziata dall’anticiclone delle Azzorre in questa parte dell’autunno e la grande compattezza del VP, una delle due figure avrà la meglio, lo sapremo nei prossimi giorni. Intanto, appare ormai molto probabile un deciso cambio della circolazione atmosferica nei nostri cieli a partire dal prossimo week-end .
Ciao ciao
Ilario Larosa (meteogeo)