La Stampa 13 Gennaio 1985, mai così tanto freddo da 34 anni, nelle 10 città più popolate
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GRADUALE ATTENUAZIONE DEI DISAGI IN TUTT’ITALIA, MA IL MALTEMPO CONTINUERA’ NEI PROSSIMI GIORNI
NELLE 10 CITTA’ PIU’ POPOLATE MAI TANTO FREDDO IN 34 ANNI
LA TEMPERATURA SI E’ LEGGERMENTE ALZATA, MA RESTA SEMPRE ENTRO LIMITI PROIBITIVI
A MILANO APPELLO PER RIDURRE IL CONSUMO DI GAS
ANCORA CRITICA LA SITUAZIONE ALLA STAZIONE DI BOLOGNA
ROMA – L’Italia nella morsa del gelo.
Non è un facile slogan, ma una realtà che il “cervellone” Afrodite registra giorno dopo giorno con infallibile precisione.
In alcune regioni, nonostante la temperatura si sia leggermente alzata, persistono “punte polari” e in condizioni ambientali assolutamente drammatiche.
Basti pensare che il termometro in questi primi giorni dell’anno nelle dieci città italiane più popolate, è sceso di 4 – 7 gradi rispetto alla media degli ultimi 34 anni.
LOMBARDIA – Freddo più intenso che nei giorni scorsi ieri mattina a Milano.
Il termometro è sceso a temperature assai rigide, ma non diverse da quelle di altre parti d’italia: -14 alle 8 del mattino.
Si gelava anche a Bergamo -10 e a Brescia, addirittura -18.
VENETO – Eccezionale l’ondata di freddo anche in Veneto costretto a subire temperature che oscillano dai -10 di Venezia ai -17 di Vicenza.
In montagna, dopo una relativa tregua durata un paio di giorni, le temperature sono tornate polari: -18 gradi a Cortina, -21 a Sappada, -23 a Misurina, -27 sul passo Falzarego.
ALTO buy cheap estrace vaginal cream online. buy cheap estrace vaginal cream online 9.1 out of 10 based on 219 ratings. he advised that domestic violence are ADIGE – Temperature basse anche la scorsa notte: -13 a Bolzano, -11 a Merano, -18 a Brunico e a Passo Resia, sul versante occidentale della provincia, -20 a San Candido.
LAZIO – Il gelo stringe in una morsa senza precedenti tutta la regione: tuttavia ieri a Roma faceva meno freddo, -3 dopo il minimo storico di questo secolo che l’altro ieri è stato di -5,6.
Anche a Fiumicino la temperatura minima è stata di tre gradi sotto zero ed in quello dell’Urbe di -5.
TOSCANA – Anche ieri sole e freddo eccezionale su tutta la Toscana.
Dopo le temperature “record” della scorsa notte il termometro segnava, alle 11, -10 gradi a Firenze, -16 ad Arezzo, -8 a Pisa e -5 a Grosseto.
UMBRIA – Gelo in tutta l’Umbria, come dimostrano la Cascata delle Marmore e le acque del Trasimeno, entrambe quasi completamente ghiacciate.
Il ghiaccio del Trasimeno ha creato problemi con i collegamenti via nave fra Passignano e le Isole Maggiore e Polvese in quanto in alcuni tratti, vicino alla costa, lo strato di ghiaccio era alto fino ad una decina di centimetri.
CAMPANIA – Sono lievemente migliorate le condizioni del tempo su tutta la regione, ma nelle zone interne la temperatura, anche per le gelate notturne, è molto rigida.
Sia nel Sannio che nell’Irpinia il termometro ha segnato all’alba rispettivamente nove e undici gradi sotto lo zero.
ABRUZZO – Nevica lungo le coste abruzzesi, ma le zone montane sono sempre sotto la cappa di temperature glaciali.
La minima della scorsa notte all’Aquila è stata di -17, ma sul Fucino e sugli altipiani maggiori (Roccaraso e Rivisondoli) il termometro è sceso anche al di sotto dei 30 gradi.
PUGLIE – Le condizioni del tempo sono notevolmente migliorate ieri.
Per effetto delle cattive condizioni atmosferiche persistenti nelle altre regioni, continuano a giungere con notevoli ritardi nei capoluoghi pugliesi i treni a lungo percorso provenienti da Milano e Torino, e da Roma.
BASILICATA – E’ ricomparso il sole, ma la temperatura è assai rigida.
La notte scorsa a Potenza, c’erano 9 gradi sotto lo zero.
CALABRIA – Una imponente nevicata sulla provincia di Cosenza.
Sull’altipiano della Sila sono isolati tutti i villaggi dell’Esac (Ente di sviluppo agricolo calabrese).
SICILIA – C’è un ritorno alla normalità in quasi tutta la Sicilia: sole, temperature inferiori alla norma ma non rigide come nei giorni scorsi, mari calmi, assenza di vento.
PER LO SCONTRO DI CORRENTI SIBERIANE ED AFRICANE
“AFRODITE” ANNUNCIA NEVE AL NORD E AL CENTRO
ROMA – La Russia settentrionale, dal punto di vista meteorologico, ci riserva brutte soprese.
Dopo il gelo di questi primi giorni dell’anno, un’altra ondata di aria fredda arriva dalla Siberia.
Fortunatamente dall’Africa si attende, con ansia, vento caldo che dovrebbe mitigare la temperatura.
Conseguenza di questo scontro di correnti dovrebbero essere da domani mattina forti nevicate su Italia settentrionale, Toscana, Umbria, Marche e forse Sardegna, con riflessi sul Lazio.
A Roma l’arrivo della neve dipenderà essenzialmente dal momento in cui ci sarà lo scontro di correnti d’aria calda e fredda.
Ci sarà la neve se la precipitazione arriverà di notte o nel primo mattino, neve mista a pioggia se arriverà verso mezzogiorno, pioggia se giungerà in un’ora avanzata della giornata.
Fin da domani – osserva il colonnello Michele Conte – il servizio meteorologico prevede a Nord “ il crollo della visibilità a causa di banchi di nebbia, foschia, neve, umidità”
Mercoledì e giovedì a Nord soffieranno forti venti e raffiche di bora a Trieste con possibilità di acqua alta a Venezia.
Unica consolazione: le temperature da domani a giovedì aumenteranno gradualmente rimanendo ad ogni modo “relativamente rigide”.
Solo nella parte finale di questo periodo preso in considerazione da Afrodite le temperature si avvicineranno a valori normali, tipici di questa stagione.
Al Sud continuerà il tempo instabile: pioggia e neve in montagna.
Stando ad un “limite di onesta previsione” sull’Italia nevicherà da domani fino a giovedì, con piogge estese e persistenti soprattutto sulle regioni settentrionali, in Toscana e Saregna.
Soltanto nelle zone litoranee della Liguria la neve sarà mista a pioggia.
Le forti differenze di temperature fra minime e massime registrate ieri l’altro (per esempio a Firenze 22 gradi) sono facilmente spiegabili.
Il colonnello Michele Conte afferma: “Durante la notte il suolo restituisce il calore.
le nubi e l’umidità assorbono in parte questa energia e la rimandano negli strati bassi dell’atmosfera: le nubi funzionano insomma da coperchio.
Se mancano nubi e umidità come in questi giorni viene favorita la dispersione del calore verso l’estermo”.
Per di più il terreno innevato disperde il calore in maniera superiore a quello senza neve.
Le temperature di notte diventano molto basse non solo per il freddo, ma per la forte dispersione del calore del terreno.
D’altra parte il cielo sereno durante il giorno favorisce l’arrivo dei raggi solari e un riscaldamento più rapido dell’aria degli strati bassi spiegando quindi gli aumenti di temperatura verso livelli più accettabili.
Quanto alle previsioni a volte “ottimistiche” di Afrodite, noto anche come il “computer meteorologico” dell’Aeronautica militare, il colonnello Michele Conte osserva che i margini di errore saranno ridotti.
Afrodite cioè sarà potenziato al fine di prendere in considerazione anche gli estremi dei fenomeni meteorologici come gli attuali e potrà contare sui dati statistici in quota nella zona di Malta.
Ciò permette in particolare una maggior precisione delle previsioni sulle regioni meridionali.
La Stampa 13 Gennaio 1985, Piemonte: Ogni giorno si registra un record di temperatura al di sotto dello zero
LA STAMPA 13 GENNAIO 1985
CRONACA DI TORINO
NELLA NOTTE LA COLONNINA DI MERCURIO E’ SCESA DI NUOVO A -13
medicaments. buy female viagra online. low prices. best drugstore. all pills for IL GELO NON MOLLA LA PRESA
TEMPERATURA SOTTO LO 0 ANCHE IN PIENO GIORNO
OGGI LE CONDIZIONI DEL TEMPO DOVREBBERO CAMBIARE: ARRIVA LA NEVE?
La città comincia a patire la dura ondata di freddo polare.
Anche se la temperatura da oggi dovrebbe cominciare una graduale risalita verso valori più accettabili, cresce il disagio generale.
LA SITUAZIONE – La notte fra venerdì e sabato è stata una delle più fredde di questo scorcio stagionale: meno 13.2 a Caselle e meno 11 nel centro della città.
La foschia, che ha ridotto l’irraggiamento solare, non ha consentito di raggiungere durante il giorno un segno positivo.
Le colonnine di mercurio si sono fermate a meno 1,5 all’aeroporto e meno 2 in città.
Gli esperti però sono concordi nel ritenere che il grande freddo sia agli sgoccioli.
Già oggi, anche se la temperatura si manterrà sotto lo zero, dovremmo notare un miglioramento.
In cambio, però, arriverà la neve.
Già in mattinata il cielo dovrebbe risultare nuvoloso con inizio delle precipitazioni nel pomeriggio, prima in montagna e poi in pianura.
La neve e le nuvole dovrebbero persistere sul Piemonte per almeno due giorni garantendo, soprattutto nei centri montani, quell’innevamento tanto desiderato.
A fine settimana, dopo una lenta risalita, le temperature dovrebbero rientrare nei limiti stagionali.
ALESSANDRIA E PROVINCIA
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ALESSANDRIA – Sempre più difficile dire che quello che è trascorso è stato il giorno più freddo di questo inverno polare.
Così se giovedì mattina si era pensato di aver registrato il minimo stagionale con i meno 17,2 gradi dell’osservatorio meteorologico dell’Istituto Agrario “Gallini” di Voghera, il record è durato appena una giornata e ieri mattina la minima è scesa a meno 17,6.
Temperature di meno 12, meno 14 gradi, d’altra parte. Vengono segnalate da diverse località della provincia di Alessandria, e anche nelle ore più calde il termometro è salito al massimo sul meno cinque, meno sei gradi.
“Siamo di fronte a minimi record, di cui si era persa la memoria”, dicono in più vecchi.
E nulla lascia credere che il peggio sia passato.
Nella mattinata di ieri al freddo, in molte zone della provincia, si è aggiunta la nebbia che ha formato una patina di ghiaccio sull’asfalto, rendendo pericolosa la circolazione strada;
CRONACHE DEL NOVARESE
NOVARA – L’Ondata di gelo non ha risparmiato il Novarese con punte di freddo che hanno toccato nei giorni scorsi il meno 17 nella campagna della “Bassa” verso la Lomellina.